Non è la prima volta che il Milan gioca con lo scudetto sul petto in Champions League: ecco cosa dicono i precedenti della storia rossonera
Anche nel calcio il passato ha il suo peso specifico. Certo, la storia da sola non serve a fare punti – altrimenti nella fondamentale gara contro il Salisburgo non ci sarebbe partita. Ogni tanto guardarsi indietro aiuta però a stemperare la tensione (anche tra i tifosi). Il trofeo dalle grandi orecchie non si chiama più Coppa dei Campioni dall’ormai lontano 1992. Non è quindi la prima volta che il Milan gioca con lo scudetto sul petto in Champions League: la storia in tal senso sorride ai campioni d’Italia. Con il tricolore sulle maglie infatti il Diavolo ha superato il girone eliminatorio tre volte su quattro. E per quattro volte è arrivato in finale. Ma andiamo con ordine.
La prima edizione della UCL (1992/93) prevedeva un formato decisamente diverso da quello attuale. A sedicesimi ed ottavi seguivano due gironi da quattro squadre ciascuno, le cui prime classificate si giocavano la finalissima. In questa edizione il “secondo” Milan di Fabio Capello arrivò pertanto all’ultimo atto, dove si dovette inchinare all’Olympique Marsiglia. L’anno successivo vennero aggiunte le semifinali. Questa volta i rossoneri – ancora con lo scudetto sulle maglie – trionferanno nell’iconico 4-0 di Atene. Barcellona disintegrato e quinta affermazione meneghina nella massina competizione continentale.
Altro giro, altro scudetto, altra finale. La stagione europea 1994/95 si porta con sè numerose novità. Come la formula della Champions, decisamente più simile a quella dei giorni nostri. Fase a gironi (quattro gruppi da quattro), poi quarti, semifinali e finale. A Vienna il Milan cede di misura all’Ajax, decisiva la rete del futuro milanista Patrick Kluivert.
Milan, i precedenti europei da campione d’Italia
Milan, scudetto e Champions League: la storia dice che…
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L’unico passaggio a vuoto è quello del disatroso 1996/97. Nell’ultima edizione a sedici squadre il Milan non supera il proprio raggruppamento. Vanno avanti Porto e Rosenborg, chiude la classifica il Goteborg, che fa risultato solamente contro il Diavolo. Arriviamo così nel nuovo millennio: nel centenario del primo scudetto Maldini e soci passano il primo girone (Barcellona, Besiktas e Leeds) ma – complici quattro pareggi in sei partite – non il secondo formato da Deportivo La Coruna, Galatasaray e PSG.
Nel 2004/05 dolcissima la cavalcata – eliminati Manchester United e Inter – amarissimo il finale. Nella finale di Instanbul (dove tra l’altro si giocherà l’ultimo atto anche nel prossimo giugno) la banda di Ancelotti perse ai rigori dopo essersi fatta rimontare dal Liverpool tre reti di vantaggio. Infine il Milan si è presentato in Europa con lo scudetto sul petto anche nel 2011/12. Era la gestione Allegri. Ottenuta la qualificazione agli ottavi con due turni di anticipo, a febbraio Boateng, Robinho e Ibrahimovic sbriciolarono l’Arsenal. 4-0 all’andata, inutile – seppur con qualche brivido – il 3-0 dei lancieri al ritorno. Ai quarti l’urna malevola riservò a capitan Ambrosini il Barcellona più forte della storia. Questa sera contro il Salisburgo basterà un “semplice” punto. A tifare per i rossoneri non ci saranno quindi solamente gli oltre settantamila di San Siro. Ci sarà anche la spinta della storia.