Sergio Conceiçao si sente come un tifoso del Milan oggi. Un tifoso che non vuole perdere e che si arrabbia quando succede…
Sergio Conceiçao non è abituato a perdere. No. Lui no. E non gli piace quando succede. Proprio come ogni tifoso del Milan. Un tifoso vero…
Io non ci sto a perdere. La mia angoscia è la stessa dei tifosi. Qualche sfogo, certe volte, è collegato a questo…
Poi ancora:
Io sono abituato a vincere anche da piccolo. Ho vinto lo scudetto, ho vinto trofei da giocatore e allenatore, ho studiato molto per 13 anni prima di arrivare in Italia che era un sogno per me e ora metto tutto a nudo in una grandissima squadra…
Quando parla Sergio Conceiçao sa quello che dice. Parla degli anni d’oro, quelli in cui per il club rossonero vincere era la normalità. Perché il Milan a quei tempi aveva la Champions League come obiettivo e la vinceva. Ma con altri giocatori, altro ambiente, altra atmosfera.
Milan, Sergio Conceiçao: i giocatori hanno la stessa fame dei tifosi?
Milan, Sergio Conceiçao: io sono come un tifoso e non ci sto mai a perdere!
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Poi ancora:
Se i giocatori hanno la stessa fame dei tifosi? Ogni persona ha il suo carattere, una persona che non parla tanto non significa che non abbia voglia di vincere. Penso che abbiamo tutti voglia di vincere, altrimenti non saremmo qui…
Ma ci si rialza da un momento come questo? Sergio Conceiçao ha solo un modo
Vincere, vincere, vincere, vincere. È quello che vogliamo noi. Sappiamo la responsabilità ed il momento, siamo coscienti di cosa è accaduto o per errori nostri o per errori di qualcuno che non possiamo controllare: il risultato è stato negativo. Non possiamo aggrapparci alle piccole sfortune, la vita è così. Dobbiamo lavorare su quello che non va e portare risultati, non c’è altra via…
Insomma la strada è solo una. Una strada che deve per forza di cose cominciare, anzi riprendere, con la Lazio. Uno scontro diretto per un posto per poter giocare la prossima Championd League. Un posto che oggi sempre impossibile da raggiungere. Ma Sergiao ci vuole ancora credere…