Il Milan del futuro senza Pioli, online si parla già del prossimo sostituito del tecnico emiliano. Ma il club “smentisce”: fiducia nel tecnico campione d’Italia.
Da quando è arrivato a Milanello, due cose Stefano Pioli ha dimostrato: di essere allenatore capace di uscire dalle sabbie mobili senza troppi aiuti dall’esterno, poi di saper dare continuità (e credibilità) alla propria idea di calcio. A dicembre del 2019, dopo la famosa disfatta di Bergamo, una Waterloo per quel Milan “schizzato” dall’esperienza Giampaolo, risollevò il pugile ferito con un metodo semplice ma efficace: parlando ai suoi giocatori, lasciando fuori le mura di Milanello tutto il resto, critiche, pensieri, disagi. Quel Milan – sostenuto da un pilastro in spogliatoio di nome Ibrahimovic – costruì dalle poche ceneri fumanti del Gewiss Stadium la sua scalata verso l’Olimpo, il diciannovesimo scudetto della sua storia.
Il Milan in crisi nel 2019 e il Milan di oggi: differenze
C’è una differenza tra quel Milan del 2019 e quello di oggi. Anzi, due differenze. Su quel Milan nato male, Stefano Pioli poté lavorarci strappando le radici e rinvangando il terreno, dalla base, ripartendo pressoché da quota zero. Questo Milan, invece, ha radici ben più spesse, il manto verdissimo dello scudetto oggi è molto difficile da rizollare. Punto due: nel 2019 Pioli poteva contare su Ibrahimovic, sul suo talento e i suoi stimoli (portare il Milan al titolo di campione d’Italia), oggi invece Zlatan è un fantasma, un’entità astratta, assente, ha svestito i panni del calciatore invincibile per indossare quello dell’influencer e – ultimo – dell’attore sul grande schermo.
Milan, sarà lui il sostituito di Pioli? Circola una voce…
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Il club ieri ha confermato il suo allenatore. Il Milan ha fiducia in Stefano Pioli, Maldini ne aveva parlato dopo la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio e nulla è cambiato dopo la manita del Sassuolo: «È chiaro che c’è fiducia, ci mancherebbe» aveva detto l’ex capitano, oggi a capo dell’area tecnica. Se però la ferita sanguinerà ancora per diverse settimane (dopo il derby, il Diavolo affronterà il Torino in campionato e il Tottenham nell’andata degli ottavi di Champions League) qualcosa potrebbe anche cambiare.
Pioli esonerato: quella voce sul web…
Difficile, ma qualcuno ieri nel post partita di San Siro ne parlava con assoluta convinzione. In caso di mancato quarto posto, del pass per l’Europa che conta, in estate potrebbe anche arrivare il ribaltone: via Pioli, nuovi volti anche in spogliatoio, nuovo tecnico e anno zero. Una voce da qualche ora sta correndo sul web senza però trovare riscontro nei corridoi di Casa Milan: Raffaele Palladino, oggi allenatore del Monza, potrebbe essere il candidato ideale a guidare il Milan della prossima stagione. Chissà, è troppo presto per dirlo. Oggi c’è Pioli e con Pioli il Milan deve provare a risorgere. La società si è già espressa: il momento è delicato, le difficoltà evidenti ma non si cambia. Fine delle trasmissioni (delle indiscrezioni).




