L’ex Milan Suso ha parlato ai media spagnoli della sua esperienza al Siviglia, soffermandosi però anche su quella in rossonero…
L’ex giocatore del Milan Suso, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di AS a proposito della sua esperienza al Siviglia. Soffermandosi anche su quella in rossonero, ecco le sue parole:
<Sto passando l’autoisolamento da Coronavirus nel giardino di casa a giocare con mio figlio. Quando accadono queste cose il calcio passa sempre in secondo piano. Nessuno si aspettava questo impatto così forte in Europa, però la sanità qui in Spagna è molto buona. A Milano non hanno posto per i malati, ad esempio la famiglia di Musacchio è partita per la Spagna una settimana prima e ora lui è da solo in Italia.
Per quanto riguarda l’Europeo Luis Enrique ha contato quasi sempre su di me e sentivo di avere molte possibilità per partecipare. Però, come ho detto prima, niente viene prima della salute della nostra gente.
Il fantasista del Siviglia ed ex Milan Suso si racconta in una lunga intervista al giornale spagnolo di As
Milan, Suso: A Milano troppa confusione. Voglio restare a Siviglia
LEGGI ANCHE Verso Milan-Napoli, Walter Mazzarri recupera un titolarissimo? Il nome
Al Milan hanno avuto tre presidenti, vari allenatori e decine di giocatori nuovi ogni anno, è complicato iniziare qualcosa di solido. Tutti gli anni quando si comincia è tutto diverso.
Qui a Siviglia sto benissimo, spero di poter giocare la Champions, sarebbe importante per me. E ovviamente anche vincere qualcosa, chiaro. Per quanto riguarda il distacco con le Big, con lavoro, passione e intensità si accorceranno le distanze. Monchi ha fatto molto bene il mercato quest’anno a Siviglia>.