Nelle prime nove giornate di campionato il Milan ha usufruito della spinta costante di Theo Hernandez e segnato soprattutto nella ripresa: tutte le statistiche.
Un quarto di campionato è passato. Nove partite non bastano ovviamente per emettere giudizi definitivi ma possono dare qualche indicativo spunto per capire i vari punti di forza delle squadre. Ed eventualmente dove migliorarsi. Prendendo in considerazione sia i singoli che l’intera squadra balzano all’occhio due caratteristiche. In Serie A il Milan segna soprattutto nella ripresa e – anche in fase offensiva – non può prescindere da Theo Hernandez. Ecco, nel dettaglio, le statistiche dei rossoneri.
Partiamo dai numeri di tutto l’undici meneghino. Partendo proprio dalle reti segnate. Con un totale di 18 marcature (in media esattamente 2 a partita) il Diavolo è il quarto miglior attacco della massima competizione nazionale. Come anticipato, la maggior parte arrivata nelle seconde frazioni – 12, contro le 6 dei primi tempi. Sintomo quindi di buona condizione fisica ma – soprattutto – mentale. Il quarto d’ora in cui il Milan va a bersaglio con maggior facilità (5 volte) è proprio quello tra l’inizio della ripresa e l’ora di gioco. Vale a dire il momento in cui, causa l’intervallo, è più facile – per così dire – che la “spina” si possa staccare. Come riporta il sito della Lega Serie A il Diavolo si classifica secondo per conclusioni totali (160). Nonostante uno specialista come Giroud ancora nessun gol di testa. Per la verità sono arrivati pochi cross dal fondo sulla testa del francese: per caratteristiche gli esterni – vedi Leao – cercano la porta spesso e volentieri.
Milan, quanto spinge Theo Hernandez…
Milan, la spinta di Theo e quelle brillanti riprese. Cosa dicono le statistiche
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Concentrandosi sui singoli invece, i “freddi” numeri esaltano il mancino francese. Secondo nel minutaggio solo a Tomori (705 su 8 gettoni, per il centrale ex Chelsea 744 spalmati in 9 gare) e terzo per chilometri percorsi (9.848, davanti a lui Bennacer e Tonali sforano entrambi i 10.000). Fin qui tutto normale per un uomo che deve garantire la copertura di tutta la fascia. Ma Theo è il rossonero che ha fin qui subito il maggior numero di falli. Gli avversari vedono in lui un pericolo costante. A ragion veduta: infatti ha già messo lo zampino in 14 occasioni da gol (il difensore più “vicino” è Calabria con 4 passaggi chiave) ed è arrivato alla conclusione per ben 20 volte – compreso il gol su rigore contro l’Udinese all’esordio. Leao (35) e Giroud (31) a parte, significativo il confronto con gli altri compagni: Tonali, quarto in questa particolare graduatoria, ci ha provato solamente in 9 occasioni.