Arrigo Sacchi dice la sua sulla bella prestazione dei rossoneri dopo il “poker” al Salisburgo, e, più in generale, analizza le differenze nel gioco e le prospettive future delle tre formazioni italiane che hanno raggiunto gli ottavi di Champions League.
Dalla parte del Milan c’è lo spirito di squadra e la storia europea che ha contribuito a fare…proprio Sacchi
«Grazie ad una prestazione di grande impegno e sostanza, – ha detto l’ex ct della nazionale – il Milan ha battuto meritatamente il Salisburgo e superato il turno. Ho ammirato il suo grande spirito di squadra. Credo che i rossoneri abbiano tutto per poter crescere e questo è un punto importante dal quale partire. E poi, a sospingere il Milan, non va mai dimenticato, c’è la storia. E la storia nel calcio conta moltissimo».
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«Milan, ti spingerà la storia»: Sacchi esalta lo spirito dei rossoneri
Sacchi “bacchetta” l’Inter e la sua mentalità elogiando il Napoli di Spalletti
«La squadra che ha stupito di più è sicuramente il Napoli, – ha aggiunto Sacchi – per ora sta giocando il calcio migliore Ogni tanto, mentre guardavo la partita del Napoli e mi entusiasmavo per l’atteggiamento della formazione di Spalletti, mai alle corde contro un avversario tosto come il Liverpool, cambiavo canale per vedere l’Inter con il Bayern. Sarò stato sfortunato, ma ogni volta che giravo il pallone ce l’avevano sempre i tedeschi…»
«È una questione di mentalità, che va corretta altrimenti diventa un problema. Inzaghi è bravo, ma deve dare una sua identità alla squadra e non affidarsi solo al contropiede. L’Inter gioca un calcio tattico, aspetta l’errore dell’avversario per colpire, ma in Europa questo è un limite. Inoltre, con questa impostazione, anziché puntare sulla manovra, ci si basa sui grandi giocatori, che costano parecchio e creano non pochi problemi al bilancio”.
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La ricetta vincente di Arrigo per un Milan sempre più “europeo”
«Saper difendere e attaccare con gli stessi giocatori ma anche utilizzare tantissimo il pressing ed essere sempre compatti» sono solo alcune delle prerogative che possono e devono far acquisire ai rossoneri la giusta mentalità, quella prettamente europea di cui spesso parla Sacchi.
«Vedremo se i rossoneri cresceranno ancora in questo senso e riusciranno a dimostrare di avere la mentalità che serve per andare avanti» ha ribadito nei giorni scorsi Arrigo, che, con il suo storico Milan, divenne un vincente incantando l’Europa per poi stravolgere le gerarchie del calcio mondiale dalla fine degli anni ‘80.
Sicuramente, in questo senso, la strada da percorrere dalla squadra di Stefano Pioli è ancora molto lunga anche se, guardandone il cammino già intrapreso lo scorso anno, appare quella giusta.