Nell’ultracentenaria storia del Milan non ci sono solo le gesta di chi ha fatto grande il Diavolo, ma anche le apparizioni di tre meteore dimenticate…
Non tutti possono entrare nella storia rossonera dalla porta principale. Nell’ultracentenario racconto del Diavolo ci sono infatti anche episodi legati a giocatori – scarsi, tutto sommato validi, grandi campioni (altrove) – passati da Milanello senza lasciare ricordi. Non esiste insomma solo la dinastia Maldini, la grinta di Gattuso o il senso del gol di SuperPippo Inzaghi. Oggi vi parleremo infatti di tre calciatori, o meglio, della loro dimenticabile esperienza con la maglia sette volte campione d’Europa.
Restando comunque nell’era del pallone moderno – quello dalla sentenza Bosman in avanti per intenderci – il primo dei nostri dimenticati non può che essere Patrick Vieira. L’attuale tecnico del Crystal Palace arrivò forse troppo giovane dalla parte rossonera del Naviglio. Acquistato ancora diciannovenne nel dicembre 1995 vincerà si lo scudetto ma collezionando solamente due presenze. Il dinoccolato centrocampista francese farà poi le fortune dell’Arsenal (nove stagioni in Premier League) prima di tornare in Italia con Juventus e, dopo Calciopoli, Inter. Il campione iridato di Francia ’98 chiude nel 2011 al Manchester City.
Vieira, West, Amoroso: tre meteore rossonere
Milan, tre meteore che non ti ricordi…
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Nel dicembre 1999 arriva direttamente dai cugini il (a dir poco) pittoresco Taribo West. Rude difensore centrale di nazionalità nigeriana ha vissuto il periodo migliore della propria carriera proprio in nerazzurro, dove ha vinto da protagonista la Coppa Uefa 1997/98. Al Milan una mezza stagione, la miseria di quattro presenze e una rete segnata all’ultima di campionato. Ricorderemo la sua irruzione nell’ufficio di Lippi – nel periodo interista dichiarò al viareggino di aver parlato con Dio, il quale evidentemente lo voleva titolare – e i dubbi sulla sua età anagrafica. Ma non l’esperienza rossonera.
L’irruente marcatore segnò contro l’Udinese. Proprio in Friuli esplose Marcio Amoroso. Il brasiliano insieme a Poggi e ad un altro futuro milanista – ossia Oliver Bierhoff – formò un temibile tridente. Passato poi al Parma giocò in Italia anche nel Milan. Era il 2006: stesso ruolino dello stopper con le treccine colorate. L’unica rete arriverà su rigore contro la Roma. Uno zuccherino che renderà meno amari quei pochi mesi pieni di tribune.