Tra Milan e Atalanta c’è già un accordo verbale, ma affinché diventi nero su bianco bisogna attendere l’ok del giocatore. Charles De Ketelaere riflette, nelle ultime ore ha analizzato insieme ai suoi agenti pro e contro del possibile trasferimento a Bergamo. CDK si legherebbe alla squadra di Gian Piero Gasperini con la formula del prestito oneroso e il diritto di riscatto per la Dea, da esercitare eventualmente il 30 giugno del prossimo anno. Diritto di riscatto e non obbligo, appunto. “Eventualmente”.
L’ingaggio per la stagione 23/24 resterebbe a carico del Milan e non sarebbe un problema: i 3 milioni di euro già pattuiti per il prestito oneroso infatti coprirebbero la spesa per lo stipendio del belga. Le cifre sono già note: 3 milioni di euro appunto, da incassare subito, e 23 al momento del riscatto, bottino, quest’ultimo, che genererebbe in via Aldo Rossi una plusvalenza a bilancio di circa 1,7 milioni di euro.
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Insomma, lato economico-finanziario con l’operazione così impostata il Milan rientrerebbe dall’ingente investimento fatto la scorsa estate dal duo Maldini-Massara. Il primo rischio qual è? È che CDK a Bergamo esploda, che il suo valore si elevi improvvisamente e che il Milan perda in pochi mesi una doppia occasione: primo per le casse del Club, secondo – soprattutto – sul piano tecnico-sportivo.
Il prestito con diritto di riscatto è un rischio, ma è anche l’unica soluzione possibile oggi: dopo l’annata deludente alla corte di Pioli e l’inizio di preparazione sulla stessa lunghezza d’onda dei primi undici mesi in rossonero, il valore dell’ex Bruges agli occhi dei club finora interessati non collima con le richieste del Milan per il cartellino, o per un prestito con obbligo di riscatto, tra i 28 e i 30 milioni di euro. Insomma, in tanti vogliono Charles ma nessuno al momento è disposto a spingersi troppo lontano.




