Insieme, con la maglia del Milan, Malick Thiaw e Fikayo Tomori hanno giocato finora 18 partite. Il bilancio recita 10 vittorie, 3 sconfitte e 5 pareggi, una media punti di 1,94. Non male ma nemmeno benissimo (sotto quota 2 punti a gara la spia dalle parti di Milanello inizia a lampeggiare). Ciò che balza all’occhio sono soprattutto i gol subiti dal Diavolo: con Thiaw-Tomori al centro dell’area 0,66 in media a partita, 12 in totale. Pioli non si è fermato a riflettere su questi dati per arrivare alla conclusione che sì, domani pomeriggio a San Siro contro il Verona si affiderà ancora a loro due nel cuore della difesa.
Pioli conosce bene l’affidabilità del tedesco e dell’inglese insieme ed è rimasto molto soddisfatto della loro prova martedì sera in Champions con il Newcastle. Il tecnico riparte da lì, Thiaw e Tomori nel cuore della difesa per cacciare i fantasmi del Derby e riprendere ritmo nel weekend, proprio come fatto nelle prime tre uscite della stagione. Thiaw è parso in netta ripresa in settimana sotto i riflettori dell’Europa che conta, ha superato alla grande la pioggia di critiche piovutagli addosso dopo il derby. Ma il migliore in campo contro gli inglesi di Howe, secondo gran parte dei media e per una larga fetta di tifosi è stato Tomori: è l’ex Chelsea il vero MVP di Milan-Newcastle.
Milan-Verona, difesa blindata: Pioli conferma la coppia Thiaw-Tomori
Serie A, verso Milan-Verona: Stefano Pioli premia il duo Thiaw-Tomori
Con loro due davanti alla porta, in quattro partite stagionali il Milan ha incassato solamente due gol. “Pioli li ha fatti giocare dall’inizio con Bologna, Torino e Roma – ricorda questa mattina la Gazzetta dello Sport – e ha preso solo due gol, uno da Schuurs e uno da Spinazzola”. Tomori qua e là ha commesso qualche sbavatura, prima di martedì non aveva ancora chiuso in stagione con la prestazione perfetta, ma i suoi errori ad oggi non sono costati punti alla formazione rossonera. Se la coppia titolare convince, qualche punto interrogativo è emerso invece sulla tenuta delle prime alternative di difesa: Pierre Kalulu e Simon Kjaer. Il francese è alle prese con un problema muscolare e salterà la sfida di domani pomeriggio contro l’Hellas, ma – la Gazzetta assicura – “sulla carta ha tutto per tornare protagonista”.
Qualche dubbio in più invece circola attorno alla figura di Kjaer: 34 anni all’anagrafe, il danese dà spesso l’impressione di arrancare, salvo poi luccicare a intermittenza facendo leva sulla sua esperienza da veterano. Va ricordato (a chi lo giudica a prescindere) che arriva da una ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio (con reinserzione del legamento collaterale mediale). Insomma, se i tifosi più critici devono andare più cauti coi giudici, Pioli farebbe però bene a evitargli i test più complicati.