I nuovi stadi di Serie A, compreso quello del Milan, stanno per vedere la luce. O meglio, i progetti sono pronti e le idee sono ben definite: finalmente molte squadre della massima serie stanno per seguire l’esempio di Juventus, Sassuolo e Udinese, le prime a dotarsi di impianti nuovi e di proprietà. Ma andiamo con ordine, iniziando ovviamente dal Milan.
Il Diavolo ha deciso: la sua nuova casa sorgerà a San Donato, nell’area San Francesco, tra il raccordo dell’A1 e la tangenziale. Qui il progetto viaggia ormai spedito, visto che la Società e a fine settembre ha presentato i documenti al Comune. L’area comprenderà il nuovo stadio rossonero, che sarà da 70mila posti, più la sede del Club, con un hotel, un’arena per la musica e il teatro (da 3.000 spettatori) e tanto altro ancora, come store, negozi e ristoranti. Nei prossimi mesi ne sapremo certamente di più, ma possiamo già descrivere la struttura esterna del nuovo stadio: sarà a forma di rettangolo, con curve arrotondate. Dopo aver provato con il progetto San Siro, San Donato era l’unica opzione per il Diavolo, come aveva già confessato Giorgio Furlani qualche settimana fa.
Cambiamo squadra ma restiamo a Milano. L’Inter, deciso l’addio al Meazza, ha invece optato per un impianto tra Rozzano e Assago, e sarà uno stadio che si potrebbe definire come “partecipato”. Ovvero, con i tifosi coinvolti nel progetto: i sostenitori nerazzurri potranno inviare le loro idee sul processo di sviluppo. L’impianto avrà una capienza simile a quello del Milan, e quindi parliamo sempre di circa 70mila posti. L’Inter vorrebbe giocare nella sua nuova casa nella stagione 2028/29, e quindi i lavori dovrebbero iniziare nel 2025. Almeno, questa sarebbe l’intenzione della Società meneghina.

Spostiamoci da Milano, ma restiamo in Lombardia. L’Atalanta sta giocando un’intera stagione senza Curva, con un disagio piuttosto evidente in termini di capienza e di “calore” nelle gare casalinghe. Ma il gioco in questo caso vale la candela: il Gewiss Stadium si sta rifacendo il look, per diventare un vero e proprio stadio al passo con i tempi. Non parliamo quindi di un campo nuovo, bensì di un ammodernamento. Il progetto è stato voluto fortemente dalla famiglia Percassi prima e dall’azionista Steve Pagliuca poi, con un investimento di 100 milioni. La capienza? Non certo al livello di Milan e Inter: sarà tra i 19.500 a 25.000 posti, e il rifacimento dell’impianto verrà completato solo nel giugno 2024.

Passiamo invece ora al Bologna. I felsinei sono “iscritti” alla lista delle squadre pronte a cambiare il look della propria casa. Come l’Atalanta, anche gli emiliani non cambieranno stadio, ma hanno pronto un progetto per un massiccio ammodernamento dello storico Dall’Ara. Idee ben definite in casa rossoblù: prima verrà ultimata la Conferenza dei Servizi per il restyling dell’impianto, poi nell’estate 2024 dovrebbe cominciare la costruzione di “Fico Arena”, stadio temporaneo in cui il Bologna giocherà nelle stagioni 2025-26 e 2026-27. E poi finalmente, nel 2027, a cento anni dalla nascita del Dall’Ara, quest’ultimo apparirà completamento rinnovato.

Il Bologna avrà una casa rinnovata e potrà giocare il “Derby degli Appennini” contro la Fiorentina…con anche il Club Viola pronto ad un restyling del proprio stadio. Sì, anche il mitico Franchi vedrà un massiccio ammodernamento, con il Governo che ha stanziato ben 150 milioni per il progetto. Per il Comune i lavori sarebbero dovuti iniziare già il prossimo gennaio, ma la Fiorentina ha richiesto tempistiche diverse, solo per capire dove far giocare la squadra di Vincenzo Italiano nel frattempo. Insomma, alla Viola serve una sorta di “Fico Arena”, come ha già saggiamente progettato il Bologna a cui facevamo riferimento poco fa.

Lasciamo la Penisola e trasferiamoci in Sardegna. Il Cagliari ha già bene in testa il progetto per il nuovo stadio, che si chiamerà Unipol Domus e sarà intitolato a Gigi Riva. Progetto che procede con rapidità grazie anche e soprattutto all’intervento della Regione, che ha stanziato un finanziamento pubblico da 50 milioni. Si attende solo la Coonferenza di servizi in Comune, dopodiché si procederà al bando di gara, dove il Cagliari parteciperà con Costim.

Torniamo sulla penisola e andiamo nel suo cuore, nella Capitale. La Roma, nonostante la lotta dei Comitati del No, ha incassato la dichiarazione netta e schietta del sindaco Gualtieri: «Lo stadio della Roma si farà a Pietralata, speriamo entro il 2027». Chiara dunque la location, fissata anche una bozza di deadline: ora si aspetta solo il progetto definitivo da parte del Club giallorosso, il quale dovrebbe arrivare massimo entro febbraio. Bisognerà aspettare qualche settimana per avere più informazioni, ma intanto si ipotizza già un costo complessivo di circa 600 milioni.





