Il tema stadio è sempre più attuale e, giorno dopo giorno, diventa sempre più vivo e caldo. L’intenzione del Milan di costruire a San Donato la sua nuova casa non è più solo un’idea ma, alla luce delle ultime notizie, prende sempre più corpo e inizia ad essere una realtà del futuro. Lo stadio di proprietà oltre a conferire prestigio alla società detentrice della struttura, è prima di tutto un immobile che accresce il valore patrimoniale di una società. E’ inoltre un bacino capace di generare flussi di denaro rilevanti ed ingenti, propedeutici a spostare significativamente gli equilibri di un bilancio. Proprio su questo aspetto andremo a sviluppare il nostro approfondimento per comprendere, in soldoni, di che cifre stiamo parlando nel dettaglio.
La costruzione di uno stadio non costituisce solo un “affare” dal punto di vista sportivo, ad esso infatti sono connesse operazioni edilizie rilevanti. Nel caso specifico del Milan, oltre allo stadio, il progetto prevede la realizzazione della nuova sede del Club, il museo, un hotel, il Milan Store e parcheggi sotterranei. Se non bastasse poi, ci sarà l’intervento dello studio MANICA, incaricato di sviluppare il masterplan del nuovo impianto del Milan, che avrà come finalità quella di edificare una struttura che possa diventare una sorta di “nuova porta” ed emblema per la città di Milano per chi raggiunge il capoluogo lombardo proveniente dal Sud.
L’investimento come appunto dicevamo non è di sola natura sportiva ma, in modo anche massiccio, diventa anche di natura immobiliare. Il tutto a fronte di una spesa che supererà il miliardo di euro. Parliamoci chiaro, nessun gruppo di investimento muoverebbe cifre così ingenti se alla base non ci fosse un forte rientro economico, una rendita costante ed ampliabile nel tempo. Il volume di affari in entrata attiva a bilancio potrebbe superare anche i 100 milioni di euro annui.
Nuovo stadio Milan, tutti i possibili ricavi
Nuovo stadio, che ricaverà il Milan dalla struttura?
Nel dettaglio dell’analisi, dobbiamo considerare l’esistenza di due indicatori molto pertinenti per valutare le performance di uno stadio: il Revenue Per Event Per Available Seat (RevPEPAS) e il Revenue per Audience (RevPA). Questi indicatori analizzano i ricavi da MatchDay che sono generati da: ciascun posto a sedere disponibile all’interno dello stadio per ogni partita giocata, e ciascun spettatore all’interno dello stadio per ogni partita giocata durante la stagione. In termini di redditività (RevPA) si calcola valutando la spesa media di ogni singolo spettatore che accede allo stadio per godere l’evento della propria squadra. Questo dato non prevede solo il semplice costo del biglietto, ad esso difatti occorre aggiungere ogni spesa contingente all’evento sportivo. L’incasso quotidiano dalle attività connesse allo stadio rappresentano infatti un’ulteriore fonte di guadagno, passando dal cibo alle bevande, al parcheggio, alla visita al museo del club, sino all’acquisto di merchandising, magliette, cappellini, calzettoni, memorabilia. Ovviamente la biglietteria, poi il fitto delle sale interne per eventi. Tutto porta un gettone al bilancio.
Lo stadio e la struttura immobiliare e commerciale di contorno oltre al Matchday, avrebbe vita anche durante l’arco di tutta la settimana. Non sarebbe quindi un’opera titanica per grandezza dall’utilizzo ridimensionato ad un singolo giorno. Si trasformerebbe in qualcosa di animato e sempre ardente di passione sportiva e non solo. Ampliando il ragionamento uno stadio di proprietà impatta sul bilancio per un valore vicino al 15% delle entrate complessive. In quest’ottica si comprende perfettamente che l’incidenza a bilancio possa considerarsi work in progress. L’impianto del Milan e la sua capienza suggeriscono incassi annui vicini agli 80-90 milioni di euro. Non finisce qui perché tutte le società proprietarie di stadi ricevono introiti derivanti dalla sponsorizzazione del proprio impianto sportivo.
Le stime
Ecco che le cifre aumentano vertiginosamente e potrebbero superare i 100 milioni annui per il Milan. Lo stadio renderebbe possibile l’idea di generare profitto puntando su se stessi, senza dipendere da contingenze esterne. Gli studi di settori evidenziano che i risultati sportivi non alterano in modo determinante tali introiti anche se, è giusto specificarlo, migliori risultati sportivi consentirebbero evidentemente un forte e deciso upgrade in termini economici.
Le stime raffigurano uno scenario decisamente stimolante e, entrando nello specifico dei numeri, si apprezza ancor meglio la dinamicità e vastità di tale investimento. RedBird con questo progetto vuole portare il Milan nel futuro, entrando dalla porta principale. Il calcio che cambia impone una visione futuristica basata sull’ottimizzazione degli investimenti, sulla loro duttilità dinamica e sulla prontezza ad accogliere il nuovo che avanza. La scelta green che si prefigge la proprietà del Milan guarda in questa direzione. Generare profitti genera investimenti che, a loro volta, creeranno ulteriori introiti. Uno stadio di proprietà non è solo un vezzo ormai, è la regola per sedere al tavolo dei grandi con pari o almeno simili ambizioni.




