Loftus-Cheek ha saltato quasi tutte le partite tra le prime due soste nazionali della stagione e la sua assenza, ahimé, si è sentita e come. Senza di lui al Milan sono mancati: fisicità, dribbling, corsa e intelligenza tattica. Soprattutto, mi sento di sottolineare la mancanza di quella che probabilmente è la sua principale abilità: gli inserimenti senza palla.
Il suo rientro nella partita con il PSG è stato la dimostrazione pratica di quanto Pioli e i rossoneri abbiano bisogno della presenza del mastino inglese. Contro i francesi, Ruben è stato dominante in mezzo al campo interpretando alla grande la sua doppia funzione ritagliata appositamente per lui da Pioli per il match. Il Mister, infatti, ha voluto che Loftus-Cheek pressasse a uomo Ugarte sulla prima costruzione avversaria. Allo stesso tempo, il suo ruolo era fondamentale anche in fase di transizione offensiva in quanto, una volta recuperata palla, sfruttavamo la sua fisicità e il suo dribbling nelle ripartenze.
Se consideriamo che Ruben ha giocato la maggior parte delle sue partite come mezzala, ci rendiamo conto di quanto sia anche un giocatore duttile e capace di ricoprire più ruoli. Per quanto Musah stia facendo bene, gli episodi di Lecce ci dimostrano quanto l’americano sia un giocatore con enorme potenziale, ma ancora un po’ acerbo. In altre parole, più c’è Ruben e meglio è.