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Pineaar racconta Ibra: «Scoppiò un incendio, mi ordinò di prendere anche la sua valigia»

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Pienaar Ibrahimovic

Steven Pienaar, ex centrocampista dell’Ajax e autore di una rete nello storico quarto di finale del 2003, terminato 3-2 per il Milan, ha raccontato ai microfoni di “The Athletic” la sua esperienza in squadra con Zlatan Ibrahimovic proprio nel club olandese.

Pineaar Ibrahimovic: le forbici di Mido

In quell’Ajax giocava anche Mido, attaccante egiziano di rosee prospettive mai rispettate e dal caratterino niente male: «Lui e Zlatan – racconta Pineaar – erano buoni amici, oltre che ottimi giocatori. Dopo una partita di Champions si misero a litigare perché uno dei due non aveva passato il pallone all’altro, negli spogliatoi proseguì la diatriba. Io ero seduto vicino a Zlatan, Mido si stava togliendo una fasciatura alle caviglie con le forbici e le ha tirate verso Zlatan. Per fortuna lo sfiorò soltanto, prendendo il muro tra me e lo svedese. La storia uscì subito sui giornali che ne fecero un caso, quando in realtà i due sono tornati a casa in macchina insieme dopo la gara, era uno spogliatoio molto unito».

Pineaar Ibrahimovic: incendio Hooligans

«Di solito ero in stanza con Zlatan o Van der Vaart – continua Pineaar –. Io e Zlatan avevamo letti singoli e non c’era molto spazio tra di noi. E a volte, senza motivo, cominciava a prendermi a calci. Non so perché, ma comunque era un bravo ragazzo. Vivevamo uno vicino all’altro e spesso giocavamo assieme alla PlayStation. Bei tempi». A volte però condividere la stanza con Ibra creava situazioni strane e particolari: «Una volta, prima della partita contro il Groningen, eravamo in albergo. Gli hooligans in Olanda sono abbastanza attivi, ma il nostro hotel era abbastanza controllato e non pensavamo avremmo avuto problemi. Abbiamo cenato e siamo andati in stanza. Abbiamo visto la TV e ci siamo messi a dormire ma all’una ci ha svegliato il dottore dell’Ajax, ancora in pigiama. E con molta calma, ci ha detto che dovevamo prendere le nostre cose e lasciare la stanza perché c’era un incendio. Avevano dato fuoco all’autobus, che era sotto la nostra finestra. Ho aperto le tende, ho visto le fiamme e pensavo sarebbe esploso. Ho preso le mie cose, ma Zlatan mi fa “dove vai, devi prendere anche la mia borsa!” Abbiamo aspettato fuori dall’hotel al freddo per un’ora e mezza e non eravamo neanche sicuri che avremmo giocato, finché Ronald Koeman ci ha detto di tornare a letto. E abbiamo vinto 2-0, Zlatan ha segnato».

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