L’attaccante croato parla alla Gazzetta: «Ho sempre creduto in me stesso. Pioli mi ha dato continuità e io ho cercato di rispondere al meglio».
Solo cause di forza maggiore potevano frenare l’uragano Ante Rebic. Così è stato. Il virus ha piegato il pianeta, ne ha rallentato i battiti in Europa così come in Asia e in America, ovunque, nel settore del commercio e in quello sport. Anche il calcio ha accusato il colpo: oggi «la cosa più importante è la salute, quindi consiglio a tutti di rispettare le regole, con la speranza che questa situazione finisca presto». Ante segue il periodo di lockdown come il resto dei compagni, si allena in casa in attesa che vengano annunciate le date della ripresa. Se si riprenderà. Oggi ha parlato alla Gazzetta dello Sport: «Non vedo l’ora che tutto torni alla normalità per continuare a fare quello facevo prima dello stop».
Di seguito l’intervista integrale sulle colonne della rosea.
LA SUA RINASCITA A GENNAIO: «Nel 2020 ho finalmente avuto l’occasione per giocare diverse partite di fila e mi è servito per dimostrare ciò che sono in grado di fare. Ho sfruttato il momento nel miglior modo possibile. In realtà me lo aspettavo perché nelle ultime tre stagioni avevo giocato ininterrottamente, facendo molte cose buone sia con l’Eintracht sia in nazionale. Stavo solo aspettando di avere la possibilità al Milan di mostrare ciò che so e quanto posso rendere. Detto questo, ho sicuramente ancora margini di crescita che voglio sfruttare».
Rebic Milan riscatto: dal Mondiale a Milanello
IL MONDIALE DEL 2018 CON LA CROAZIA: «È stata una sensazione incredibile raggiungere un simile traguardo storico. Ci siamo riusciti perché avevamo tutti e 23 una qualità eccezionale e siamo stati un gruppo vero, oltre a essere diretti da un allenatore fantastico. Alcune cose si sono incastrate nel modo giusto e abbiamo raggiunto quel risultato».
LA DOPPIETTA CONTRO L’UDINESE: «È stato bello segnare quei due gol, soprattutto perché ci hanno portato la vittoria. Sicuramente è stata l’occasione che mi ha permesso di dimostrare al Milan le mie qualità».
L’APPORTO DI MISTER PIOLI: «Non spetta a me parlare del futuro dell’allenatore. Onestamente, ho sempre creduto in me stesso. Pioli mi ha dato la possibilità di giocare qualche partita di fila per mostrare cosa posso fare ed io ho cercato di rispondere al meglio».
Rebic Milan riscatto: orizzonte rossonero
IL FUTURO: «Credo che sia prematuro parlarne ora. Quello che sta accadendo in questo periodo è un’ulteriore prova che nella vita non si può fare alcun tipo di previsione, quindi penso sia stupido dire qualcosa su ciò che accadrà tra un anno. Vedremo».
IL RAPPORTO CON LA CITTÀ: «Milano è la mia preferita, qui mi sento benissimo perché offre uno stile di vita diverso. Non manca niente, viene incontro a tutte le necessità».
Rebic Milan riscatto: il potere di Ibra
IBRAHIMOVIC: «È un giocatore molto importante per noi e sicuramente uno dei migliori della storia del calcio. La sua personalità e la sua presenza nello spogliatoio ci aiutano molto. Ha molte qualità e le sue indicazioni ci migliorano nel gioco».
IL GAP CON LE BIG D’EUROPA: «Quest’anno abbiamo perso troppi punti all’inizio della stagione, ma credo che abbiamo le qualità per puntare in alto perché abbiamo visto che possiamo giocarcela contro qualsiasi squadra. Dipende tutto da noi».