Il giochino dietro all’ennesima imprecisa, falsa, ignorante affermazione dei social, “RedBird è senza soldi, per questo cerca nuovi.investitori in Medio Oriente“. Ieri è circolata la voce di Investcorp, gli arabi che possono tutto, che già del Milan si erano interessati nel 2022, pronti a rimpolpare di milioni e milioni le casse di RedBird, e di un presunto incontro avvenuto nel Bahrein. Beh, tutto smentito, e i primi a farlo, a raccontarvi la verità dei fatti siamo stati noi, qui su Daily Milan. RedBird non è a corto di denaro. Punto. Fine. Discorso chiuso. RedBird è sì alla ricerca di nuovi potenziali investitori, ma i più esperti in materia nel leggere questa affermazione non saranno di certo sorpresi: la ricerca costante di nuove risorse è infatti nella natura stessa dei fondi di investimento.
RedBird senza soldi? Barzelletta.
L’impegno di Gerry Cardinale nel Milan è totale e costante, ma al tempo stesso è un impegno misurato. Che piaccia o non piaccia ai tifosi più di vecchia data, quelli.abituati ai soldi gettati all’aria per quello o quell’altro colpo di mercato, ora è la sostenibilità a comandare,.a indicare i confini e cioè il limite d’azione. RedBird nel suo primo anno al Portello ha costruito le mura portanti del nuovo Milan, e lo ha potuto fare solo grazie alle fondamenta ben solide innalzate durante il vecchio cantiere,.quello aperto da Elliott anni prima dopo il fallimento dell’era cinese. Il Milan sta crescendo su tutti i fronti, anche su quello sportivo, che – pazienza se i tifosi mediocri non saranno d’accordo – certamente non può essere giudicato da un mese di prestazioni in campo sottotono, di una squadra peraltro falcidiata dagli infortuni.
Cardinale per il Milan ha appena investito altri 40 milioni per il progetto del nuovo stadio. Ai tifosi sui social interessa poco? Problema loro. Grazie allo stadio di proprietà – che il Club è sempre più deciso a far sorgere a San Donato – si potrà gradualmente ridurre la distanza competitiva con i grandi top club europei. Non basterà solo quello, certamente, ma la nuova casa tutta rossonera dentro questo processo sarà un volano determinante. Una chiosa a margine: PIF (Public Investment Fund), il fondo arabo a capo del Newcastle, conta un patrimonio di 2 trilioni di dollari; il Newcastle in Premier League oggi è sesto in classifica con 10 punti in meno dalla capolista, l’Arsenal… Se il club bianconero si chiamasse Milan, e se invece che.in Inghilterra giocasse in Serie A, in Italia, pure gli arabi sarebbero “inutili e pagliacci” (per citare il quotidiano ritornello, un grande classico, della ‘banda social dei mediocri’). Senza soldi, senza idee e senza futuro. E – ovviamente – dovrebbero sparire.