Il difensore centrale del Milan Alessio Romagnoli arrivò 4 estati fa come una promessa del calcio, oggi è il capitano rossonero…
Vero milanista prima ancora che capitano, col sole e nella tempesta: ecco come Romagnoli ha conquistato il Milan e i milanisti. Esattamente quattro anni fa, l’11 agosto 2015 atterrava all’aeroporto di Malpensa per iniziare l’avventura nella Milano rossonera dalla Genova blucerchiata.
Da promessa a capitano il passo è stato scattante, breve ma meritato. In uscita dalla Roma e in rossonero per 25 milioni di euro. Alessio aveva raggiunto Milano con un bel carico di critiche sulle spalle: da una parte chi sosteneva che per la sua giovane età il valore del cartellino risultava eccessivo, dall’altra chi ne metteva in discussione le qualità tecniche. È sopravvalutato, si diceva, rischia di diventare un flop.
Nonostante ciò, Romagnoli ha sempre dimostrato la sua bravura e la sua capacità, in ogni occasione. L’ha ammesso in più circostanze. Si ispira ad Alessandro Nesta, altro volto brillante del Milan, suo idolo fin da quando era bambino. Ma a differenza dell’ex capitano della Lazio, per Alessio la strada in rossonero è stata fin qui in costante salita.
Sulle orme di Alessandro Nesta

Milan, 4 anni fa arrivava Alessio Romagnoli: da promessa a capitano
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Ale non ha mai goduto di una qualificazione in Champions League, obiettivo sfiorato la scorsa stagione e mancante ormai da troppo tempo. Quando il Milan ha attraversato l’ondata cinese, e confusione e incertezza hanno offuscato il cielo di Milanello, il capitano ha scelto di rinnovare il contratto, nonostante richieste di livello provenienti da altri club.
Oggi Romagnoli è un punto fisso per la Società e per i tifosi del Milan, il capitano ideale per trascinare la ciurma anche dopo l’imbarazzante “vicenda Bonucci”. A solo 23 anni si è fatto carico della fascia più prestigiosa accollandosi oneri e onori, e mettendo a tacere, definitivamente, le tante voci negative circa le sue qualità.
Ale oggi è più leader di quanto si potesse immaginare quell’11 agosto 2015, ha ancora tanta esperienza da coltivare ma con una certezza maggiore rispetto a quattro estati fa: ha la stoffa per confermarsi nell’Olimpo dei migliori difensori d’Europa. Che lo possa diventare, sempre più, in maglia rossonera, è speranza oggi di tutta un’intera tifoseria.




