Nel centrocampo del Milan continuano a distaccare le prestazioni dell’ex Brescia Sandro Tonali: i paragoni con i grandi sono oro realtà. Non è un calcio per romantici. Anzi sì, e a dimostrarlo con i fatti è Sandro Tonali. Le bandiere non esistono più. Anzi no, dobbiamo ricrederci. Oltre a prendersi il centrocampo del Milan, il giovane talento bresciano è entrato nel cuore di tutti i suoi tifosi. Quando a 10 anni scrisse la lettera a Santa Lucia chiese di poter diventare un giorno un giocatore di calcio, ma ad oggi è molto di più: è leader nella sua squadra del cuore. Sandro è ben consapevole che questa è la sua più grande occasione e che non può sprecarla.
E quel numero sulla schiena, girato di novanta gradi, equivale al segno dell’infinito, perché infinita è la sua voglia di Milan. Il sogno di Tonali è il sogno di tanti, e lui ce l’ha fatta. La scorsa stagione non ha reso come ci si aspettava e per questo il suo riscatto in estate non era affatto scontato. A volerlo fortemente è stato lui stesso: si è ridotto lo stipendio pur di crescere insieme al Milan. Ha dimostrato che l’amore non ha prezzo. I minuti in panchina non hanno fatto altro che formarlo, quelli in campo oggi lo consacrano punto fermo della mediana.
Le prestazioni di Sandro Tonali al Milan sono di quelle che ricordano i grandi del passato rossonero
Milan, Sandro Tonali è ormai tra i padroni del centrocampo
Nello scacchiere di Pioli, Sandro dà ordine e geometrie e aggiunge fisicità. Corre e combatte su ogni pallone con una personalità non proprio tipica dei vent’anni. Con le assenze pesanti di Kessié e Bennacer è lui a sostenere il centrocampo. Nelle prime partite del girone di ritorno si è dimostrato all’altezza del compito. Contro la Roma dopo pochi secondi ha suonato la carica rubando il pallone a Pellegrini. Al 4’ ha combattuto con Zaniolo e si è conquistato la rimessa laterale. Al 20’ ha recuperato un pallone importante fermando la ripartenza giallorossa.
Al 73’ ha offerto una palla a Theo al limite dell’aria e da quell’azione è scaturita l’espulsione di Karsdorp. A Venezia già al 1’ ha difeso palla ottenendo la rimessa dal fondo. Al 24’, in netto ritardo su Okereke, è riuscito a fermarlo e a bloccare l’azione offensiva dei padroni di casa. Unica nota stonata della partita l’ammonizione al 72’ che gli farà saltare lo Spezia. Stonata per dire, perché con la Juve ci sarà!




