La punizione di Suso regala il successo al Milan a San Siro contro la Spal, i rossoneri la sbloccano nella ripresa grazie allo spagnolo…
Per un’ora i brividi sotto il cielo di Milano sono solo per il freddo, poi ci pensa Suso, spettatore in panchina e in campo nella ripresa: sei minuti, il tempo di scaldarsi, punizione per il Milan e conclusione capolavoro all’incrocio. Un tiro che non solo toglie le ragnatele dello specchio della porta di Berisha, giusto per restare in tema con la serata di Halloween, allontana anche le streghe dalla panchina di Stefano Pioli, traballante dopo due partite e un solo punto, contro il Lecce. La Spal non ha demeritato, diciamolo chiaramente.
Tutt’altro. A tratti, soprattutto nel primo tempo, la formazione di Semplici ha dominato i rossoneri per gioco, lucidità e desiderio. Troppo inchiodato, in crescita solo nella seconda metà della ripresa, il Milan ha faticato anche questa sera a collezionare chiare occasioni da rete. La classica partita – ormai tradizione a queste latitudini – da sbloccare con un guizzo da manuale su calcio piazzato. Magari di Suso, fischiatissimo nel pre partita come Calhanoglu l’ultima volta. Poi in gol, dalle stelle alle stalle.
PRIMO TEMPO – Dopo tre minuti primo tiro in porta per il Milan, proveniente dalla destra: Paquetà ci prova la conclusione di una manovra costruita da Castillejo e Piatek; Berisha si distende e fa sua la sfera. La Spal preme i rossoneri nella loro metà campo (due angoli per gli ospiti in sette minuti di gioco), Romagnoli e compagni faticano a concatenare due passaggi consecutivi e provano invano ad affondare in contropiede. Dalla sinistra il primo colpo di scena della serata.
Hernandez, che in fase di possesso sale sulla linea dei centrocampisti, la serve al centro per Piatek, il polacco svirgola, la palla finisce a Castillejo che da due passi colpisce la traversa. In una fiammata, il diavolo fa dimenticare ai 46.000 del Meazza la pochezza di tredici minuti di gioco. Ma è solo un fulmine. Un giro dopo Piatek prova la bomba dai 25 metri, la conclusione è fuori misura e si spegne alta sul fondo.
Al 24′ gli ospiti creano pericoli dall’ennesimo corner conquistato: Floccari svetta più in alto di tutto, colpisce ma non centra la porta. Poi, dopo quasi mezz’ora di “svago”, anche Calhanoglu scalda il tiro: il suo diagonale è una telefonata diretta a Berisha. Nulla di fatto. Lo segue Paquetà su assist di Castillejo poco dopo, al brasiliano non va meglio: Berisha è attento e devia in angolo. Giallo a Duarte e Donnarumma (per proteste) a ridosso dell’intervallo.
Lo spagnolo disegna una traiettoria imparabile

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SECONDO TEMPO – Pioli punta su Davide Calabria e toglie dal campo Musacchio. Al 2′ il Milan va in vantaggio con Theo Hernandez, pescato nel taglio da Paquetà, ma viene prontamente annullata da l direttore di gara Piccinini su segnalazione di offside dell’assistente Del Giovane. Corretto. La Sud intanto non smette di incitare il diavolo: “Da solo mai ti lascerò”. Al 6′ la Spal crea dalla destra con Floccari ma Gigio Donnarumma ha il radar sotto controllo. Le due azioni successive sono l’emblema della stagione del Milan: prima Paquetà sfodera la conclusione dalla lunga distanza, senza molto senso, strozzata sul fondo, poi Calhanoglu si inventa un lancio imbarazzante che l’ex Petagna indirizza in corner.
Al 12′ è il momento di Suso, fischiatissimo dal pubblico di San Siro durante la presentazione delle squadre, che prende il posto di un Castillejo senza infamia e senza lode. Il Milan è presente nella metà campo avversaria, il problema è che non ha idee per creare veri pericoli e i pochi tiri da fuori o terminano sul fondo, imprecisi, o sbattono sulle sagome della retroguardia emiliana. Come sbloccarla? Da punizione. Niente paura, ci pensa Suso. Lo spagnolo non fa nemmeno in tempo a scaldarsi che al 18′, da sei minuti in campo, timbra il vantaggio. Parabola lenta ma perfetta all’incrocio sul primo palo, Berisha non si muove di un millimetro. La Spal non demorde e al 26′ ringhia dalle parti di Donnarumma, vigile, attento, per nulla preoccupato delle avanzate degli ospiti.
Dalla parte opposto i rossoneri aumentano d’intensità, e l’umore di Berisha è l’opposto del collega milanista. Al 35′ Berisha chiude bene lo specchio su Paquetà, lanciato da Calhanoglu. Pochi minuti dopo è un flipper, con il Milan che cerca il raddoppio e, ancora con Paquetà, trova solo il fondo (palla alta sopra la traversa). La Spal però è ancora lì, pronta a colpire come il Lecce nell’ultimo turno interno. Al 43′ Paquetà esce tra gli applausi ed entra Jack Bonaventura. Tre minuti di recupero, poi l’urlo liberatorio.
Milan-Spal 1-0 (0-0)
Recupero: 0′ + 3′.
Marcatori: Suso (M) al 18′ st.
Milan (4-3-3): Donnarumma G.; Duarte, Musacchio (Calabria dal 1′ st), Romagnoli, Theo Hernández; Paquetá (Bonaventura dal 43′ st), Bennacer, Kessie; Castillejo (Suso dal 12′ st), Piątek, Çalhanoğlu.
A disposizione: Reina, Donnarumma A.; Conti, Gabbia; Biglia, Bonaventura, Krunić; Borini, Leão, Rebić.
Allenatore: Pioli.
Spal (3-5-2): Berisha; Tomović, Vicari, Cionek; Strefezza (Paloschi dal 37′ st), Murgia, Missiroli (Valoti dal 26′ st), Kurtić, Reca (Sala dal 37′ st); Floccari, Petagna.
A disposizione: Letica, Thiam; Igor, Felipe, Salamon, Cannistra, Valoti, Valdifiori, Mastrilli, Moncini.
Allenatore: Semplici.
Note – Espulsi: nessuno. / Ammoniti: Floccari (S), Duarte (M), Donnarumma G. (M), Calhanoglu (M), Kurtic (S)Vicari (S) / Totale spettatori: –
La squadra arbitrale – Arbitro: Piccinini. / Assistenti: Del Giovane e Tolfo. / Quarto uomo: Valeri. / VAR-AVAR: Chiffi e Alassio.




