La 28enne abruzzese è attaccante del Milan Femminile e indossa la maglia numero 22. Nella sua carriera non solo la Serie A, ma anche diversi campionati esteri.
A spiccare tra le giocatrici del Milan Femminile è lei: Deborah Salvatori Rinaldi. È creativa, grintosa e ha un tiro potente. Quanto ne sai della numero 22 del Milan? Ecco alcune curiosità.
Deborah Salvatori Rinaldi: curiosità
Deborah nasce a Penne, in provincia di Pescara il 2 settembre 1991. Ha origini nobili la giocatrice del Milan Femminile. In un’intervista sui canali ufficiali del Club, infatti, Deborah ha dichiarato che il trisavolo del padre era il conte D’Aquila, il quale sposò la contessa Rinaldi e da allora la tradizione del doppio cognome.
Non solo calciatrice di carattere, Deborah è anche una studentessa modello. Laureata in Disegno Industriale all’Università di Calenzano a Firenze e in Design, l’attaccante del Milan è fiera di aver scelto questo percorso di studi e lo definisce come uno dei più belli e sentiti della sua vita.
Oltre ai genitori, i quali l’hanno sempre appoggiata in ogni sua scelta, Deborah è molto legata alla sua nonna. La definisce come il “lievito madre”, un rapporto indescrivibile, quasi viscerale. Una nonna moderna, fiera del cammino della nipote e di ogni sua scelta.
Deborah Salvatori Rinaldi: la carriera
Fa il suo esordio nel mondo del calcio da ragazzina. Oltre a giocare con le bambole, l’attaccante del Milan sperimenta ogni tipo di sport, dalla danza al pattinaggio artistico. Come molte prima e dopo di lei, però, Deborah si diverte a giocare a calcio con gli altri bambini del quartiere. Forte di questa passione, convince i propri genitori a fare un provino in una squadra dilettantistica. Qui la prima scelta: il ruolo. Vedendola giocare, il tecnico non ha alcun dubbio. Deborah ha tutte le caratteristiche di un’attaccante.
Tra le prime esperienze, la Rinaldi viene tesserata nel 2004 all’età di 13 anni con le Girls Roseto, squadra abruzzese della Serie A2. Dopo 3 stagioni trova un accordo con il Picenum, una squadra di Ascoli Piceno.
Nell’estate del 2009 arriva la prima grande opportunità: la Serie A. Firma un contratto con il Bardolino Verona, all’epoca vincitore del 4 scudetto di fila. Dopo un anno nella squadra veronese trova un accordo con la neopromossa Sudtirol Vintl, nella quale sigla 5 reti in 18 presenze.
Grintosa sul campo, riesce a farsi notare dalla dirigenza del Firenze, la quale la ingaggerà nell’estate del 2011. Titolare in campo, la Rinaldi colleziona ben 31 gol nel periodo a Firenze, aggiudicandosi il titolo di miglior marcatore della stagione 2014-2015.
Nel 2013, però, durante la pausa estiva, Deborah viene girata in prestito in due squadre del Campionato Americano. Con la maglia del Seattle P.H.A. (squadra nella quale ha giocato anche la sua attuale compagna di squadra Valentina Giacinti) conquista il titolo dello Stato di Washington e della Evergreen Cup, mentre nel 2015, trova un accordo con l’FC Tacoma 253, squadra statunitense.
A fine stagione torna in Italia nelle file della neo fondata Fiorentina Women’s. Reduce da una stagione di sacrifici, la viola conquista 21 vittorie e una sola sconfitta, aggiudicandosi prima lo scudetto e poi la Coppa Italia (stagione 2016-2017). Nel 2017 la breve esperienza nel campionato della Primera División Femenina de España con l’Espanyol e il rientro in Italia alla Florentia l’anno successivo. Nel 2019 diventa ufficialmente una giocatrice del Milan Femminile.
Deborah Salvatori Rinaldi: la routine prima del lockdown
Il momento preferito della 22 rossonera? Il “rituale” del prepartita. Non solo tanta concentrazione e buona musica. Lo step successivo è raccogliere i capelli in una treccia perfetta, in modo che possa reggere per i 90’ del match. Accessorio indispensabile? La fascetta bianca portafortuna. Ecco che la nostra Tomb Raider è pronta per scendere in campo e dare il 100%.
Passiamo ora alla fase di allenamento. In un’intervista ai canali ufficiali del Milan, l’attaccante rossonera ha descritto passo dopo passo la giornata tipo con la squadra.
Luogo di incontro: il Vismara. Il centro sportivo è situato a Milano ed è il posto in cui la squadra femminile e quella giovanile si ritrovano per allenarsi. Ma non è tutto. Il centro mette a disposizione anche l’attività di tutoring, il quale supporta i giovani calciatori nei momenti di studio e nella gestione di alcune tematiche (preparazione delle partite, superamento di una sconfitta, ecc.).
Il tempo di cambiarsi e inizia così il riscaldamento: una piacevole passeggiata lungo il viale principale del centro sportivo. Durante questa fase le ragazze ne approfittano anche per “aggiornarsi” e per parlare non solo di calcio. Poi arriva il momento clou: la training session. Insieme alle compagne di squadra, Deborah segue le indicazioni di mister Ganz, cercando di dare sempre il massimo. Dopo l’allenamento la squadra si sposta in mensa, dove può godersi il meritato relax.
Deborah Salvatori Rinaldi: la routine durante il lockdown
Segui il sole. È questo il motto della 22 del Milan Femminile. Un semplice gesto, il mirino del sole. Un segno di speranza. Una luce che non si è mai spenta, persino in un periodo come questo, dove anche il concetto di normalità descritto nel paragrafo precedente è stato rivisitato.
Gli allenamenti al Vismara si sono trasformati in allenamenti casalinghi. Non solo la preparazione atletica e le indicazioni di mister Ganz. Deborah, infatti, ha approfittato di questo periodo per condividere con i suoi fan sui social delle sessioni di allenamento da svolgere a casa.
Ma oltre allo sport, come sta trascorrendo la quarantena la nostra Tomb Raider? Condividendo sui social non solo i momenti più belli di questi mesi trascorsi al Milan, ma anche la passione per la lettura, le postcards degli ultimi viaggi e l’amore per la cucina (in particolare la preparazione del suo piatto preferito: gli gnocchi).
Infine non può certo mancare il lato solidale. Come le sue compagne di squadra, anche Deborah ha deciso di istituire una campagna di raccolta fondi mettendo in palio la sua maglia. Tutti i profitti saranno devoluti all’Ospedale Luigi Sacco di Milano per sostenere l’emergenza sanitaria in seguito alla pandemia da COVID-19.
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