L’Argentina trionfa nella finalissima del Lusail Stadium sulla Francia di Theo e Giroud in una partita memorabile: 2-2 alla fine dei tempi regolamentari, 3-3 ai supplementari e rigori finali che ancora una volta – dopo quelli del 2006 – condannano i Bleus.
Spettacolo al Lusail
Una delle finali mondiali più belle di sempre, che ha visto come assoluti protagonisti Lionel Messi da una parte e Kylian Mbappè dall’altra. Quest’ultimo, nonostante la sconfitta, si conferma ancora una volta il campione destinato a dominare i prossimi anni di questo sport, andando a segno per ben tre volte nei 120 minuti ed eguagliando così il record dell’inglese Geoff Hurst del 1966 (sino al match di oggi, l’unico in grado di segnare una tripletta in una finale di Coppa del Mondo).
La prova dei due rossoneri
Per quanto riguarda i due milanisti in campo, prova piuttosto opaca sia per Giroud che per Theo. Il numero nove rossonero viene addirittura sostituito al 40′ del primo tempo lasciando spazio a Marcus Thuram (doppio cambio per Deschamps che inserisce anche Kolo Muani al posto di Dembelè); una scelta francamente discutibile, considerato che al centravanti del Diavolo non era praticamente arrivato alcun pallone giocabile. Theo rimane invece in campo sino al 71′ senza però mai incidere in fase offensiva, lasciando poi il posto a Camavinga, adattato a terzino sinistro.
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Il bilancio mondiale dei due rossoneri, al netto della finalissima, rimane comunque più che positivo. 4 goal di cui uno pesantissimo ai quarti per Giroud ed uno per Theo, decisivo nella semifinale contro il Marocco con la rete segnata in apertura. Soprattutto il Mondiale del numero nove rossonero avrebbe forse meritato un epilogo diverso: per Pioli rimane in ogni caso la certezza di poter contare su un attaccante che ha ancora una gran voglia di mettersi in gioco.
La fame che ha dimostrato Giroud nei match in Qatar rappresenterà indubbiamente un’arma fondamentale, in vista di una seconda parte di stagione che vedrà il Diavolo impegnato su più fronti.




