L’Africa negli ultimi anni ha dato al Milan un pallone d’oro, buoni interpreti e alcune meteore: ecco chi sono stati i giocatori africani. Quell’estate del 1995 c’erano molta attesa e tante speranze a Milanello il giorno del ritiro del Milan, perchè la squadra rossonera in quella sessione di mercato si era assicurata un pallone d’oro come Roberto Baggio e quello che sarebbe stato il futuro pallone d’oro di quell’anno George Weah. Il primo africano a vincere il prestigioso premio di France Football portava a Milano una ventata di novità e un folclore a cui in Italia non eravamo ancora del tutto abituati contando anche che il movimento calcistico africano si stava proprio in quegli anni prendendo una buona dose di riflettori nei campionati della vecchia Europa.
Sulla scia delle ottime prestazioni della nazionali del Camerun a Italia 90 e della Nigeria a USA 94 i calciatori africani stavano finalmente acquisendo importanza anche nei grandi club come il Milan. Inutile sottolineare quanto Weah sia stato sicuramente il più grande calciatore africano a vestire la maglia rossonera che, nei decenni successivi, vide altri giocatori del continente più esteso al mondo approdare a San Siro. Dopo Weah, alcune vere e proprie meteore. Come il nigeriano Aliyu Datti che, dopo un torneo di Viareggio da protagonista, mise a referto 2 scampoli di gara tra il 1998 e il 2000.
Milan, gli africani tra campioni e meteore
Milan, ecco tutti i giocatori arrivati dall’Africa
Oppure come il pittoresco Taribo West che, dopo aver rescisso con l’Inter approdò a Milanello per pochi mesi nel 2000 con quattro presenze ed un gol. Un vero e proprio oggetto misterioso oggetto di varie leggende invece resta il liberiano e amico di Weah Zizi Roberts. Fece bene a fasi alterne invece il ghanese Kevin-Prince Boateng che tra il 2010 e il 2013, oltre a vincere uno scudetto (grazie anche al gol del sierraleonese Strasser), fece vedere capacità tecniche e atletiche fuori dal comune peccando però di continuità.
L’accoppiata Niang-Traorè (anche nelle bravate) ebbe premesse opposte ma destini simili; promettente il senegalese che però si perse per strada, solo delle comparsate per il maliano. Sulley Muntari (dal Ghana) e Franck Kessie (dalla Costa D’Avorio) hanno invece lasciato buoni ricordi; pesanti alcuni gol del primo (anche se si rese soprattutto famoso per quel gol non concesso contro la Juventus), fondamentale per il 19esimo scudetto del Milan il secondo. Chiudiamo con quello che, probabilmente, più che un futuro campione è stata un’illusione collettiva: il marocchino Hachim Mastour. Lasciamo a voi scoprire che fine ha fatto.




