La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Mattia Graffiedi, ex attaccante del Milan. Graffiedi dopo la sua lunga carriera tra Serie A e Serie B ha poi intrapreso la strada come tecnico. Nell’intervista che vi proponiamo abbiamo sviscerato diversi temi tra cui i problemi dell’attacco rossonero, la gestione della rosa e i tanti infortuni che stanno pesando nell’economia della stagione milanista. Ecco di seguito l’intervista completa.
Quest’anno il Milan ha grandi problemi di incisività in zona d’attacco. Secondo lei che tipo di attaccante servirebbe ai rossoneri per sostituire Giroud?
«Ovviamente se il Milan potesse, Giroud giocherebbe tutte le partite perché è uno dei pochi calciatori di Pioli che non sbaglia in zona gol, non a caso è il capocannoniere dei rossoneri. La dirigenza secondo me deve puntare su un attaccante che abbia le caratteristiche simili a quello del francese anche perché il Milan in questi anni non ha trovato grandi soluzioni come prime punte escluso Giroud».
Secondo lei, il Milan dovrebbe concedere un’altra chance a Jovic o bisogna intervenire nel mercato?
«Jovic è appena arrivato, ovviamente non è facile inserirsi in una squadra come il Milan soprattutto perché i tifosi rossoneri sono molto esigenti rispetto a una piazza come Firenze, ma sono convinto che ha bisogno ancora di tempo per ambientarsi. Jovic è ancora giovane e ha bisogno di minutaggio per trovare la giusta forma».
Secondo lei, questo Milan può passare il turno in Champions League?
«La vittoria contro il PSG ha ridato fiducia al Milan per il passaggio del turno. Ora tutto dipende proprio dai rossoneri che se batteranno Borussia e Newcastle andranno agli ottavi. Ovviamente non sarà facile, ma la squadra di Pioli ha le potenzialità per battere sia tedeschi che gli inglesi anche senza Leao e Giroud».
Al rientro dalla sosta ci sarà Milan-Fiorentina, da ex di entrambe le squadre che partita si aspetta?
«La Fiorentina è molto simile ai rossoneri sia come schema tattico che tecnico. Italiano ha dato la sua impronta alla squadra, ma anche loro non sono continui nei risultati. La Viola è una squadra che ti lascia giocare e che concede qualcosa dietro. Mi aspetto una partita giocata su livelli internazionali».
Secondo lei, questo periodo negativo coincide con i tanti infortuni? Pioli riproporrà l’attacco a 2 punte con tutte queste assenze?
«Le critiche quando non si vince arrivano sempre, soprattutto in una grande squadra. Non voglio dare la colpa a Pioli, ma è chiaro che quando hai così tanti infortuni è lecito farsi qualche domanda a livello di preparazione e in questo momento il Milan paga i tanti infortuni. Secondo me l’attacco con due punte è una soluzione che il mister riproporrà sicuramente. Ha provato a usare questo modulo in un momento di difficoltà e purtroppo non sono arrivati gli effetti auspicati».
Da allenatore, come si gestiscono due partite così importanti in poco tempo come quelle contro Fiorentina e Borussia?
«Sicuramente si pensa alla prima che arriva, anche perché Pioli sicuramente non ha intenzione di perdere ancora davanti al proprio pubblico. Bisogna essere concentrati e non pensare al Dortmund perché in questo momento il Milan ha bisogno di fare punti importanti anche in campionato».




