Agosto, mese soprattutto di sogni e calciomercato ma lo scorso anno il campionato iniziò prima del solito causa incombenti mondiali invernali qatarioti e allora al 21 agosto si era già alla seconda giornata di Serie A ed in posticipo era in programma Atalanta-Milan. Il Milan campione d’Italia, dopo il vittorioso esordio a San Siro contro un’Udinese che aveva comunque dato filo da torcere, si schierava con Maignan tra i pali, una difesa composta da Calabria, Kalulu, Tomori ed Hernandez insieme ai due mediani Tonali e Bennacer con Leao, Brahim Diaz e Messias a supporto dell’unica punta Rebic. L’Atalanta rispondeva con la classica difesa a tre e una mediana retta dagli olandesi Koopmeiners e De Roon insieme ai trequartisti Malinovskyi e l’ex Pasalic dietro all’unica punta Zapata.
Il Milan partiva bene con rapidi e pericolosi scambi tra Rebic e Leao mentre l’insidia costante del mancino dalla distanza di Malinovskyi iniziava a farsi minacciosa. Dopo un’ottima occasione sprecata dal mancino di Messias in piena area arrivava il vantaggio dell’Atalanta con una botta dal limite dell’area proprio di Malinovskyi che, complice un deviazione sfortunata di Kalulu, beffava Maignan al centro della porta. Si andava negli spogliatoi e ne usciva senz’altro un Milan diverso e più pimpante; in avvio Bennacer pennellava una punizione dall’out di sinistra sulla testa di Kalulu che incornava appena sopra la traversa. Successivamente botta e risposta tra un bel tiro dalla distanza a fil di palo di Leao ed un colpo di testa di Zapata ben disinnescato dal portiere rossonero.
Milan-Atalanta, una grande classica della Lombardia: ecco l’ultimo precedente
Atalanta-Milan, l’ultimo precedente a Bergamo
LEGGI ANCHE Il primo scudetto del Milan: la storia
Entrava De Ketalaere e subito metteva Tonali da solo davanti a Musso ma il rossonero non riusciva a far di meglio di un debole tocco di esterno destro deviato in uscita dal portiere atalantino. Partita ormai stappata e girandola delle sostituzioni che sparigliava le carte in tavola. Bennacer da fuori impegnava Musso guadagnando un corner; proprio da quel corner, al minuto 68, lo stesso algerino riceveva sul lato corto dell’area sulla destra, puntava Koopmeiners e fulminava con un sinistro sul secondo palo un Musso impietrito. Splendido il gol di Bennacer (che ora dopo il lungo infortunio è rientrato nelle convocazioni di Mr. Pioli) con la palla che colpisce il palo interno dopo una splendida parabola prima di insaccarsi in rete. Nel finale le squadre forse si accontentavano e, complice il caldo di agosto, succedeva ben poco d’altro per un pareggio finale sicuramente giusto tra le due compagini.