Dopo continui articoli critici verso il Milan, dalla rosa svalutata ai contratti non firmati, la settimana si chiude con l’egoismo di Ibrahimovic.
Calciomercato.com ha pubblicato un articolo non proprio positivo per l’immagine di Ibra. La causa forse la carenza di notizie in questo intervallo per la nazionale o forse, ancora, la non simpatia verso il campione svedese.
In un articolo firmato da una grande penna, Alberto Cerruti, si imputa l’andamento altalenante del Milan oltre che a Leao anche a Ibrahimovic. Il problema, secondo il giornalista, sarebbero il suo ego e il suo egoismo. Tanto da non essere più il trascinatore ma il trascinato.
L’egoismo di Ibrahimovic
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Questa analisi sinceramente non la condividiamo e soprattuto non la comprendiamo. Si imputa a Ibrahimovic di essere egoista, dimenticandosi quanto il giocatore svedese abbia fatto per questa squadra da quando tornò a Milanello nel gennaio 2020. Insieme a Kjaer, Ibra si era inserito in un Milan che navigava attorno alla decima posizione e con una situazione di anarchia all’interno dello spogliatoio. Con il suo esempio, e non solo, i compagni di squadra capirono cosa volesse dire indossare la maglia rossonera.
Come per magia la situazione cambiò. Arrivò un sesto posto, poi un secondo e infine lo scudetto. L’inutile Ibrahimovic, prima che il ginocchio lo mettesse ko, ha realizzato nella stagione 2021/22 in 10 partite in cui ha giocato più di 20 minuti ben 8 reti. Lo stipendio da un milione sottolineato nell’articolo come un misfatto, è stato offerto anche al fratello di Donnarumma in cambio di una sola presenza in campo in quattro anni.
Infine, come non ricordare i sei mesi di siringature giornaliere del ginocchio per poter stare vicino alla squadra nell’epilogo dello scorso campionato. Se questo è l’egoismo di Ibrahimovic allora tutti siamo un po’ egoisti… Questo calcio in cui non c’è gratitudine, in cui non c’è la pazienza di aspettare è senz’anima. La cosa più sorprendente è che le critiche arrivino da una persona che per età ed esperienza ha vissuto un calcio sicuramente più romantico e probabilmente anche più bello del nostro.




