I tifosi rivolgono le proprie attenzioni sempre sui calciatori, in particolare su quelli di maggior talento capaci di spostare gli equilibri di campionati e coppe. Spesso però, a farlo, sono anche gli allenatori i quali riescono a spiccare per il loro genio e le loro innovazioni. Uno di questi è senza ombra di dubbio Fatih Terim.
L’allenatore turco, autentico divo in patria, si evidenzia per i successi ottenuti a partire dal 1996 con il Galatasaray. Alla sua guida vince infatti 4 campionati nazionali e la Coppa UEFA nel 2000, superando in finale l’Arsenal di Wenger. Successo oltretutto storico, è stato il primo conquistato da una squadra turca in campo internazionale. Queste vittorie attirarono dapprima le attenzioni italiane della Fiorentina, poi anche quelle del Milan. Nell’estate del 2000 firma per il club viola, dove alcuni contrasti con la proprietà portarono le strade del tecnico e della società a separarsi. È la volta del Milan che, una volta risolto il proprio rapporto con Zaccheroni, gli affida la panchina. I risultati non arrivano e la permanenza del tecnico turco a Milano dura davvero poco. Non mangerà infatti il “panettone” e, nel novembre 2001, viene sollevato dall’incarico, dopo soli 70 giorni.
Nonostante la sua permanenza in rossonera fu eccessivamente breve e, per forza maggiore, non produttiva, il 21 ottobre 2001 è una di quelle date che resteranno nel cuore dei tifosi del Milan eternamente. Con lui in panchina infatti, nel derby in casa dell’Inter, il Milan ribaltò l’iniziale vantaggio dei cugini, vincendo poi 4-2.