Il calcio vive di gol e delle emozioni da esse scaturite. Ci sono però partite che in tal senso “esagerano” ed una di queste è senza dubbio Fiorentina-Milan del 1992. I rossoneri guidati da Capello strapazzano a domicilio i viola con un roboante 3-7.
Il Milan divora letteralmente la Serie A 1992-1993, imponendo fin dal girone di andata un ritmo forsennato. Alla tredicesima giornata i rossoneri vantano già 8 punti di vantaggio sulle seconde, ed è bene ricordare che la vittoria valeva solo 2 punti. Il Milan tocca il massimo vantaggio il 7 marzo 1993, ben 11 punti sull’Inter. La squadra di Capello era un’autentica schiacciasassi, una macchina perfetta capace di macinare gioco e vittorie in modo implacabile. A farne le spese fu in particolare la Fiorentina che, il 4 ottobre 1992, fu travolta al Franchi 7-3 dai rossoneri. La partita in realtà non iniziò male per i viola che, con rete di Baiano, trovarono il vantaggio. Il gol fu solo un fuoco di paglia però perché il Milan chiuderà il primo tempo in vantaggio di tre gol, grazie alla doppietta di Massaro e alla marcature di Lentini e Gullit. Nella ripresa la Fiorentina cercò di rientrare in partita con il gol di Effenberg al quale rispose Van Basten e ancora Gullit. La gara si avviò quindi stancamente verso la fine, senza particolari stravolgimenti fini ai gol allo scadere di Di Mauro per la Fiorentina e ancora Van Basten per il Milan, per la sua personale doppietta.
Lo stadio Franchi traboccante di tifosi di viola rimase inerme dinanzi allo strapotere “dittatoriale” del Milan, troppo più forte, troppo più dominante di qualsiasi altro avversario. I rossoneri chiusero il campionato a quota 50 punti, facendo registrare il miglior attacco e la miglior difesa. Anche in Europa il cammino fu straordinario ma, purtroppo, interrotto sul più bello in finale contro il Marsiglia.