E’ un Sampdoria-Milan di ormai vent’anni fa: correva l’anno magico 2003. E’ il 14esimo della ripresa, a Marassi, di quel 26 ottobre. Terreno di gioco diventato un biliardo ed eccolo all’improvviso il Milan siglare il raddoppio con Shevchenko in un match che al termine avrebbe recitato Sampdoria 0 e Milan 3. E’ il primo anno in cui Claudio Sergio Dos Santos, in arte Serginho (e ribattezzato il “concorde” da Carlo Pellegatti tra i vari soprannomi dati ai rossoneri) , si cimenta con il ruolo di terzino sinistro, lui abituato ad agire da vera e propria ala. In campo si vede un Rui Costa finalmente padrone del centrocampo e una coppia letale davanti formata da Sheva e da Jon Dahl Tomasson.
A centrocampo regnano Andrea Pirlo e Clarence Seedorf coperti dai quattro polmoni di Rino Gattuso e, a questo punto, i protagonisti di quel famoso doppio triangolo li abbiamo già citati tutti. Serginho sale in fascia sinistra e chiede un uno-due a Seedorf che glielo serve preciso a filo d’erba col brasiliano che taglia subito fuori un mediano doriano in ripiegamento. Siccome un triangolo è troppo poco ecco che Serginho con un passaggio diretto e preciso chiede un secondo triangolo questa volta a Tomasson e, mentre un difensore della Samp tenta un disperato intercetto, il secondo triangolo si chiude.
Sampdoria-Milan, quel doppio triangolo perfetto a Marassi

Sampdoria-Milan 2003, quando Carlo Pellegatti predisse l’azione del gol
Ora, potrebbe essere una splendida manovra corale andata persa nel tempo, se non fosse che non finisce qui. Serginho, dopo un controllo in corsa, ormai entrato dal lato corto in area palla al piede serve il taglio sul primo palo di Andriy Shevchenko che di sinistro incrocia e trafigge la Doria per la seconda delle tre volte di quel grigio pomeriggio ligure. Sono più che sufficienti per chiuderla le parole all’epoca di Carlo Pellegatti in diretta radio: «Se viene il gol è bellissima!» più volte ripetuto fino all’esplosione di gioia col pallone nel sacco.




