A fare la differenza su un campo di calcio non sono solo gli attaccanti, con i loro gol, ma lo sono anche i portieri quando riescono ad evitarli, con parate pirotecniche quanto difficoltose. Uno dei grandi in tal senso è stato Giovanni Galli.
Considerato uno dei migliori portieri della storia della Fiorentina, è stato anche un assoluto protagonista dei successi del Milan di Sacchi. Portiere moderno per l’epoca, capace di dominare l’area di rigore come pochi. In maglia viola si esibì in parate straordinarie, arrivando secondo nel campionato 1981-1982, per solo un punto. Prestazioni che gli aprirono anche le porte della nazionale italiana, seppur ben rappresentata nel ruolo da Zoff e Bordon. Fu terzo portiere nella fortunata e vincente campagna di Spagna del 1982 che proclamò l’Italia campione del mondo. Il Milan pensò a lui, negli anni della ricostruzione berlusconiana, creando un pacchetto difensivo invalicabile. Oltre a lui tra i pali, in difesa c’erano infatti Maldini, Filippo Galli, Tassotti e Costacurta. Nacque un vero ed autentico muro rossonero, indistruttibile, che produsse successi in sequenza dalla rilevanza storica. Giovanni Galli timbra a fuoco la Coppa dei Campioni vinta dai rossoneri nel 1989. Al secondo turno con la Stella Rossa, dove militava un giovane Savicevic, para due rigori nella sequenza che decise il passaggio del turno dopo i 120’ minuti chiusi in parità.
Ex Milan, la storia di Giovanni Galli dalla Fiorentina alla Champions
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Giovanni Galli vinse tutto con il Milan: uno scudetto nel 1988, due Supercoppa italiana nel 1988 e nel 1990. in campo internazionale conquisterà due Coppe dei Campioni, nel 1989 e nel 1990, una Supercoppa europea nel 1989 e una Coppa Intercontinentale nel medesimo anno.




