Alzare da una parte, abbassare dall’altra. Ivan Gazidis usa parole semplici per raccontare a ESPN la mission del Fondo Elliott nel Milan, di cui è proprietario dal 2018: «Quello che stiamo facendo segue una linea chiara ma molto difficile. Dobbiamo ridurre la spesa salariale e al contempo aumentare le prestazioni sportive. Non è semplice».
Il rilancio del brand rossonero nell’élite mondiale può passare, in parte, dalla rinascita oltre confine del calcio italiano. Gazidis ne è pienamente convinto: «Se prendiamo un percorso giusto, la Serie A può tornare ai vertici internazionali. Penso che abbia il maggior potenziale in termini di crescita dei cinque grandi campionati e penso che il Milan abbia il più grande potenziale come singolo club».
Il potenziale del Milan
Il Milan ha il più grande potenziale della Serie A
Il calcio inteso come industria sta notevolmente cambiando, su due fronti: «Il primo riguarda i proprietari – spiega il CEO di Casa Milan – , non solo stranieri ma anche italiani. Molti di loro non pensano a loro stessi come benefattori ma vedono il loro club come azienda. Il secondo è che, aumentando le entrate, aumentano anche costi di trasferimento, salari e commissioni».
La ricetta per ricostruire un sistema virtuoso c’è e riguarda il cosiddetto “modello inglese”. Per Gazidis però non basta: «Il calcio ha un tremendo conservatorismo, serve pensare attentamente a come la gente, specie i giovani, consuma i contenuti. Cosa vorranno tra 5, 10, 15 anni? Penso che vorranno ancora questo contenuto, ma in modi diversi. È una minaccia molto, molto grande, ma anche un’enorme opportunità. La cultura del calcio è piuttosto chiusa e si ricade sui cliché collaudati».