È nei momenti di difficoltà che si vedono le qualità umane e mentali dei giocatori e, proprio in questo spiacevole contesto dell’ultimo mese, a emergere, probabilmente più di tutti, è stato Fikayo Tomori. L’inglese è sempre il primo ad aiutare i compagni, a correre a esultare e fare gruppo, a mettere in campo professionalità e attitudine mentale e sempre l’ultimo a mollare. In altre parole: un comportamento da leader.
Focus psicologico: il Milan e la nuova leadership
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Seppure Tomori non sia rivestito ufficialmente di compiti di potere (né capitano né vice), il suo atteggiamento in campo, il fatto che sia lui a dirigere la difesa con grande attenzione e il modo in cui i compagni si comportano nei suoi confronti ci fanno pensare sempre di più che stia diventando un uomo spogliatoio fondamentale ed, effettivamente, un vero leader del Milan a tutti gli effetti.
In Psicologia, infatti, il leader è colui che sprona gli altri a comportarsi efficacemente dando egli stesso l’esempio positivo. L’esempio positivo Tomori lo dà alla grande. L’errore in Milan-Frosinone che stava per costarci il gol dello svantaggio è un esempio di quanto detto finora: tutti subito da Tomori a dargli il cinque e rassicurarlo, perché gli vogliono bene e lo rispettano. Il gol, poi, è la ciliegina sulla torta a tutto questo (che gli ha permesso anche di ottenere abbondantemente la sufficienza in pagella).