In questa prima parte di stagione abbiamo appurato che Giroud ha un ruolo molto importante dal punto di vista tattico nella manovra del Milan. La mobilità del francese nel reparto offensivo, infatti, è un indicatore piuttosto informativo di pericolosità e sorpresa delle azioni offensive del Milan. Quando l’attaccante francese si abbassa a ricevere palla, si innescano una serie di meccanismi che portano gli esterni d’attacco e le mezzali ad attaccare la profondità, cogliendo alla sprovvista le difese avversarie.
Se pensiamo allo sviluppo delle occasioni pericolose o dei gol della presente stagione, in effetti, appare evidente questo ruolo chiave. Analizzando proprio l’ultimissima partita a Lecce, l’occasione del palo di Reijnders ne è un esempio lampante: il francese si abbassa sulla linea del centrocampo a ricevere palla creando spazio alle sue spalle che viene attaccato da Reijnders, che a quel punto ha una prateria e arriva a concludere.
Non è solo questo esempio o questa partita a dimostrarci quanto il ruolo di Giroud sia importante nelle azioni offensive del Milan anche quando non è il numero nove stesso a concludere. Quando i movimenti di Olivier scarseggiano le difese avversarie ne beneficiano, in quanto la manovra rossonera è più lenta e prevedibile.