nLa storia di San Siro di Milano e le tappe che lo hanno fatto diventare cosi come è ora, un’icona dello sport mondiale.
Il tempo, così come la vita, funziona in un solo verso. Si va avanti e le cose cambiano lentamente tanto che a volte è necessario guardarsi indietro per accorgersi di quello che è realmente successo e di quanto è stato fatto.
Lo stadio di San Siro è da sempre la casa del Milan e, nei decenni, ha subito numerosi cambiamenti e ammodernamenti che lo hanno fatto diventare quello che ad oggi conosciamo.
San Siro nasce da un’idea, quella di Piero Pirelli, l’allora presidente del Milan che nel 1925 immagina una casa moderna e capace di contenere tutti i tifosi del Milan.
San Siro si ispira agli stadi inglesi e dopo 13 mesi di lavori viene costruito un impianto con quattro tribune rettilinee con una capienza massima di 35mila spettatori. Nel 1926 il Milan comincia a giocare a San Siro, inaugurato subito con un derby con l’Inter.
La storia di San Siro, l’altra Scala di Milano…
La storia di San Siro, un secolo di emozioni per lo stadio di Milano
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Nel 1935 lo stadio fu acquistato dal comune di Milano che diede il via ad una operazione di ampliamento con la costruzione di quattro curve di raccordo tra le tribune fino ad incrementare la capienza a 55mila posti. Nato per ospitare le partite della squadra rossonera, San Siro dal 1947 diviene uno stadio “in comune” iniziando ad ospitare anche le partite interne dell’Inter.
Nel 1955, per rispondere alle esigenze sempre più pressanti delle tifoserie milanesi, San Siro subisce un’ulteriore ampliamento. Prima con la realizzazione di un secondo anello di tribune (che portano la capienza a 85mila posti, di cui 60mila a sedere) e l’implementazione delle iconiche rampe di accesso esterne elicoidali.
Poi el 1957 viene realizzato l’impianto di illuminazione notturna . Nel 1967 viene installato il tabellone luminoso elettronico. E nel 1990, in occasione dei mondiali in Italia, arriva la costruzione del terzo anello e la copertura degli odierni 85.700 posti a sedere.