L’ex allenatore rossonero, vincitore di due Coppe dei Campioni consecutive nel 1989 e nel 1990, alla Gazzetta dello Sport ha commentato le voci riguardo il possibile approdo in rossonero di Rangnick e Nagelsmann e ricordato i grandi valori che resero vincente il suo Milan.
Milan Arrigo Sacchi: l’importanza di giocare per questa Società
«Per il club e i tecnici sarà fondamentale dare un senso di appartenenza e orgoglio a tutti i calciatori. Devono essere onorati di giocare nel Milan: uno dei club più vittoriosi e prestigiosi del mondo. Devono dare tutto ciò che hanno, con professionalità e riconoscenza nei confronti della maglia. Una grande squadra è figlia di un grande club. Il Milan con la sua storia, le sue vittorie e i milioni di tifosi parte già da una superiorità morale».
Milan Arrigo Sacchi: Rangnick-Nagelsmann
«Si fanno i nomi di Rangnick come direttore tecnico e di Nagelsmann come allenatore: due nomi prestigiosi ma poco esperti della Serie A. Una svolta coraggiosa. È vero che il rischio è la base di ogni avventura innovativa: senza si cade nella routine. Quindi è un’idea interessante che però necessita di competenza e pazienza».
Milan Arrigo Sacchi: i valori
«Il club con le sue regole, il suo stile, le sue visioni viene prima della squadra, come questa viene prima di qualsiasi singolo. Il Milan dei tempi d’oro possedeva un valore fondamentale: l’emozione con la quale viveva il calcio, ogni singolo allenamento e ogni partita. I valori etici erano sempre al primo posto».