Nella stagione 2022/2023, con l’approdo del Milan nelle semifinali di Champions League dopo 16 anni, il brand rossonero ha avuto un’impennata incredibile.
Con l’arrivo di Elliot, che prese direttamente le redini della Società nel 2018, il Milan è tornato progressivamente protagonista in Italia e in Europa. Dopo aver dovuto rinunciare all’Europa League 2019/20 per scongiurare una pesante pena della UEFA, infatti, il club rossonero ha avviato un’intelligente politica di austerity che l’ha portato, nel giro dei successivi 3 anni, a qualificarsi nuovamente in Champions League, a vincere uno scudetto e a conquistare le semifinali della massima competizione europea dopo 16 anni. Questi risultati hanno portato, chiaramente, alla crescita degli introiti e, quindi, del brand AC Milan.
La politica “sostenibile” del Milan
Prima il fondo Elliot, dal 2018 al 2022, e poi il fondo RedBird, alla guida del Club dallo scorso settembre, hanno puntato a far tornare il Milan ai suoi antichi fasti il più rapidamente possibile ma, al contempo, senza creare voragini nel bilancio. In particolare, nel giro di tre stagioni, dal 2019 al 2022, la Società di Via Aldo Rossi ha ridotto il suo rosso in bilancio da 194,6 a 28,4 milioni. Anche in virtù dell’ultimo semestre chiuso in positivo, il bilancio che verrà presentato il prossimo 30 giugno dovrebbe finalmente essere scevro da debiti. Un grandissimo risultato questo, raggiunto grazie all’oculatezza e alla lungimiranza di Elliot (soprattutto) e Redbird.
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Secondo anno consecutivo al top per il brand Milan
Nell’ultima stagione, il brand rossonero è ulteriormente cresciuto in maniera esponenziale: come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, ha avuto un’impennata del 33% rispetto allo scorso anno. Il Milan, coi suoi 358 milioni di ricavi, si trova al quindicesimo posto della speciale classifica dei 50 marchi calcistici di maggior valore, stilata ogni anno da Brande Finance. Il Diavolo, inoltre, per il secondo anno consecutivo risulta il club più in crescita, davanti a Napoli, 18esimo a quota 240 milioni (+31%), Roma, 21esima a 204 (+13%) e Lazio, 45esima a 112. Meglio dei rossoneri hanno fatto, tra le squadre italiane, solamente l’Inter, 14esima a 509 milioni (+3%) e la Juve, con 631 milioni (-10%). Al primo posto (per la prima volta) spicca il Manchester City, che, coi suoi 1,5 miliardi di euro, è davanti anche al Real Madrid.
Milan, crescita incredibile del brand: +33% nel 2022-23!
Più visibilità ed incassi per il calcio italiano
Nella stagione 2022/23, il calcio italiano è tornato a fare la voce grossa in campo internazionale. Nelle tre competizioni europee per club, infatti, 6 squadre sono arrivate ai quarti di finale, 5 alle semifinali e addirittura 3 in finale (Inter in Champions League, Roma in Europa League e Fiorentina in Conference League). Nonostante ciò non indichi la definitiva rinascita del calcio nostrano, può essere la giusta occasione per far sì che esso generi più ricavi. Come ha dichiarato Lorenzo Coruzzi, l’associate director di Brande Finance, infatti, «queste recenti performance dovrebbero essere sfruttate strategicamente dalla Serie A, migliorando il riconoscimento internazionale e la rilevanza sul mercato, con l’obiettivo di aumentare i ricavi da diritti tv e sponsorizzazioni».
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