La rosa del Milan rischia la rivoluzione a fine campionato. Sono 12 i giocatori in bilico, 10 i casi aperti su cui il club dovrà lavorare nei prossimi mesi.
Una squadra intera, anzi di più. Sono 12 i giocatori del Milan sotto osservazione da gennaio, qualcuno va in scadenza a fine campionato e lascerà Milanello, per altri il futuro in rossonero dipenderà molto dalle prestazioni dei prossimi mesi. Paolo Maldini e Frederic Massara non avranno vita facile fin da subito. Insieme a Stefano Pioli dovranno capire anche, dalla ripresa a maggio, quali dei tasselli in prestito avrà senso riscattare per la prossima stagione. Ma andiamo con ordine…
Sono 12 le schede sulla scrivania, 2 quelle praticamente già “archiviate”: Ciprian Tatarusanu a fine giugno andrà in scadenza di contratto e lascerà quindi il Milan, Tiemoue Bakayoko invece non verrà riscattato e tornerà alla base, al Chelsea che ne detiene il cartellino. Fine delle avventure in rossonero per entrambi.
Milan, rivoluzione a fine campionato? Florenzi e Gabbia potrebbero partire
Futuro incerto e ancora tutto da scrivere per Alessandro Florenzi e Matteo Gabbia. Il Milan punterà in futuro su uno scheletro italiano, cercherà di migliorarlo stagione dopo stagione ma sia l’ex Roma, sia il numero 46 potrebbero non rientrare nel “nuovo corso azzurro”. La motivazione è che entrambi sono schiacciati da una forte concorrenza: Florenzi a destra è la terza opzione dopo Calabria e Dest (lo statunitense però non è detto che venga riscattato in estate), Gabbia è chiuso da Tomori, Kalulu e Kjaer (anche sul danese però il Milan farà valutazioni). Entrambi potrebbero quindi trovare maggior minutaggio cambiando squadra e città.
Sull’out opposto rispetto a quello occupato da Florenzi c’è Fodé Ballo-Touré. Maldini punterà sulla sua cessione a luglio. Uno dei grandi obiettivi della prossima estate è trovare sul mercato un vice Theo Hernandez, un terzino sinistro che possa garantire più qualità rispetto al senegalese. Lo stesso discorso vale per Junior Messias. Se dovesse arrivare Hakim Ziyech, l’addio dell’ex Crotone è praticamente scontato. In quel caso il brasiliano sarebbe la terza opzione di Pioli per la zolla di destra sulla trequarti, dietro al talento del Marocco e al belga Alexis Saelemaekers.
Capitolo riscatti: cosa fare con Dest e Diaz?
Alle spalle di Messias oggi c’è Sergino Dest, e qui si apre il grande capitolo dei riscatti. Il giocatore del Barcellona, così come Brahim Diaz (in prestito dal Real Madrid) non costano carissimi ma costano cari: 20 milioni di euro il primo, 22 il secondo. Per confermarli in rossonero Maldini e Massara devono attingere alle casse del club e fare un investimento non indifferente. Per questo motivo le loro due pratiche verranno valutate con particolare attenzione. Non è affatto scontato che la loro avventura al Milan continui anche la prossima stagione.
Milan, in estate rischio nuova rivoluzione
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Anche Divock Origi è sotto esame. Dal suo arrivo a Milano l’attaccante belga non si è ancora acceso. Il Milan nutre forti dubbi sulle sue potenzialità, i problemi fisici che lo attanagliano da tempo sono un serio problema che va assolutamente risolto. L’arduo compito spetterà allo staff tecnico e a quello sanitario del club, ma molto dipenderà anche dal giocatore. La sveglia suonerà già a gennaio, senza risposte concrete il Milan lo metterà sul mercato in estate con l’obiettivo di creare almeno una plusvalenza (arrivato dal Liverpool a parametro zero, Divock ha un contratto in scadenza nel 2026).
Rebic, Kjaer e Leao…
Cosa fare con Ante Rebic e Simon Kjaer? I loro percorsi in rossonero sono a tratti molto simili. Il danese, spesso frenato da acciacchi fisici, è però più leader del croato (in spogliatoio Ante è da sempre una pericolosa mina vagante). Nel capire se continuare a puntare su di loro, in estate il Milan terrà quindi conto anche dell’equilibrio in spogliatoio, caratteristica da tutelare. Rebic, soprattutto, potrebbe essere sacrificato qualora il mercato dovesse offrire nuove opportunità.
E poi c’è lui, Rafa Leao. Il rinnovo continua a tardare, non c’è fretta ma non è nemmeno il caso di perdere troppo tempo. Il rischio che le sirene attorno al 17 di Pioli diventino sempre più insistenti è concreto. Le pretendenti non mancano, le pretese del portoghese pure. Con 7 milioni di euro a stagione fino al 2027 si può concludere l’accordo, ma resta la pendenza aperta con lo Sporting Lisbona da risolvere, il grande ostacolo tra il Milan e il giocatore. Le prossime settimane, o forse addirittura i prossimi mesi renderanno più nitido l’orizzonte.