12 dicembre 2004, Milan–Fiorentina in programma in posticipo serale a San Siro. Il Milan di Ancelotti reduce dallo scudetto conquistato la stagione precedente è ora più quadrato con gli innesti di Jaap Stam ed Hernan. Crespo e sfida la Juventus di Lippo per la vittoria in Serie A insieme a tutta l’Europa per la Champions League, vero cruccio della stagione precedente dopo la clamorosa eliminazione per mano del Deportivo la Coruna. Il Milan è in formazione titolare tranne che per Kaladze a sinistra al posto di Serginho e Crespo sostituisce un Pippo. Inzaghi infortunato in una stagione per lui piuttosto sfortunata. Nella formazione viola spiccano i nomi di un giovanissimo Giorgio Chiellini e, in attacco, del sempre insidioso Fabrizio Miccoli.
Il Milan parte forte con le sgasate di Ricardo Kakà e il pericolo costante portato in area da Andriy Shevchenko ma è Crespo a guadagnarsi un rigore al quarto d’ora di gioco dopo una trattenuta chiara in area. Pirlo si fa ribattere la conclusione ma irrompe Seedorf che di testa in tuffo insacca il vantaggio rossonero. Pochi minuti dopo il Milan. raddoppia con un bel filtrante di Kakà per Crespo che tenta il tocco sotto su Lupatelli in uscita; la palla è lenta e. sembra poter esser rinviata ma uno scontro tra due difensori viola innesca l’autorete di Chiellini per un uno-due letale che sembra aver già fissato il verdetto del match. Christian Riganò è l’unico della Fiorentina che si rende. pericoloso nel primo tempo dalle parti di Dida ma non basta e si va al riposo sul doppio vantaggio Milan.
La ripresa di apre ancora con Ricardo Kakà versione assistman ed al minuto 54 la sua imbeccata in area trova Shevchenko che batte di piatto destra in rete per il 3-0. Neanche dieci minuti dopo ed una splendida rifinitura di. Pirlo a metà campo imbecca Hernan Crespo che dal limite dell’area azzecca un bel diagonale che batte nuovamente Lupatelli per il gol del 4-0. Negli ultimi 15 minuti entra il grande ex Manuel Rui Costa e il Milan non si ferma e dilaga prima con un bell’uno-due tra Crespo e Sheva che porta l’ucraino a siglare la doppietta. personale e dopo con un facile appoggio a porta vuota di Seedorf che firma la doppietta anch’esso stavolta su assist di Ambrosini. Senz’altro una delle partite più spettacolari e dominanti a San Siro del Milan di Carlo Ancelotti.