Roberto De Zerbi al Milan al posto di Stefano Pioli? La soluzione oggi è economicamente insostenibile.
Stefano Pioli resta al comando del Milan, a meno di altre roboanti cadute nel mese di febbraio rimarrà lui alla guida della Prima Squadra. La dirigenza al completo (Maldini, Massara, il presidente Scaroni e l’a.d. Furlani) ha fiducia nell’allenatore del diciannovesimo scudetto e anche la nuova Proprietà non intende cambiare in corsa. Se servirà una rivoluzione – scontata qualora il Milan non dovesse conquistare il pass per la Champions League del prossimo anno – rivoluzione ci sarà, ma solo a stagione conclusa.
Tra i nomi più gettonati per il dopo Pioli, qualora il tecnico di Parma dovesse terminare il rapporto con il Milan in estate, quello di Roberto De Zerbi è il più affascinante. Gli altri profili, da Donadoni ad Abate – oggi alla guida della formazione Primavera – a Gattuso, convincono meno. L’ex Sassuolo, tecnico del Brighton dallo scorso settembre, è considerato uno degli allenatori più innovativi e apprezzati nel calcio, in Italia e in Europa.
Milan, le ipotesi per il dopo Pioli: una clausola allontana l’ex Sassuolo De Zerbi
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De Zerbi sarebbe un candidato ideale per risollevare le sorti del Milan, riportarlo ai fasti di un tempo. C’è un però: per lasciare la Premier League, i club interessati alle sue prestazioni devono innanzitutto sborsare 13 milioni di euro, cifra per liberarlo dalla clausola rescissoria. Anche l’ingaggio del tecnico bresciano è da top club: nell’East Sussex De Zerbi guadagna 5 milioni netti a stagione e ha firmato un contratto fino al 2027. Altri 2 milioni servirebbero poi per gli stipendi da pagare ai suoi collaboratori.




