Una vittoria non può costruirsi senza un portiere di qualità. La finale di Manchester tra Milan e Juventus ha come immagine di copertina Shevchenko ma, almeno sullo stesso piano, come eroe della serata ci fu anche Dida, capace di ipnotizzare i rigoristi bianconeri. Il portiere brasiliano ha vissuto nel Milan gli anni più vincenti della propria carriera. Le sue parate, i suoi interventi al limite del prodigioso, hanno spesso aperto ai rossoneri le porte del paradiso.
Longilineo, alto e scattante come un felino, queste le parole chiave per descrivere il numero uno del Milan di quegli anni. Dida in Champions fu decisivo, con parate dal coefficiente di difficoltà elevatissimo. Dai quarti di finale con l’Ajax, passando per la semifinale con l’Inter, fino a giungere alla finale con la Juventus, la mano del portiere brasiliano fu fondamentale per spingere il Milan sul tetto d’Europa.
Una notta magica quella di Manchester per Nelson Dida, entrato nella leggenda per aver portato il Milan sul tetto d’Europa contro la Juventus

Milan-Juventus, Dida il pararigori di Manchester
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L’ultimo capitolo del capolavoro a firma di Dida è proprio nella finale di Manchester. Il brasiliano ipnotizza nell’ordine Trezeguet, Zalayeta e Montero. Tre rigoristi bianconeri su cinque condotti all’errore dal numero uno rossonero, protagonista indiscusso al pari di Shevchenko. Non è un caso che il primo abbraccio a trionfo avvenuto sia stato proprio il loro.




