Pomeriggio nero per il Milan, che perde a Milanello contro il Trento e deve registrare il problema difesa. Brusca frenata per De Ketelaere…
Pomeriggio nero, quello di ieri per il Milan. Due pessime notizie tra campo e mercato. Perché il Milan perde 1-0 a Milanello l’amichevole contro il Trento, formazione di Lega Pro, mentre sul fronte mercato, c’è da registrare una brusca e, c’è chi sostiene, definitiva frenata nella trattativa per De Ketelaere all’Atalanta, che come preventivato, già spazientita per il protrarsi della situazione, non ha accettato le elevate commissioni richieste dagli agenti, definite “irricevibili” dalla società bergamasca, così come l’ingaggio del giocatore.
Sta di fatto che l’accordo Milan e Atalanta l’hanno trovato, con il belga che è a tutti gli effetti fuori dal progetto tecnico. Esemplificative le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa al termine del Trofeo Berlusconi: «Ci aspettavamo di più nella passata stagione, si aspetta di più Charles da sé stesso, si aspettavano di più tutti». Una situazione di stallo che non ci voleva, che rischia di sottrare tempo ed energie preziose, soprattutto considerato che la vicenda era ormai chiusa, ma che inevitabilmente si ripercuote anche sul mercato.
La questione De Ketelaere solleva ancora una volta l’annosa questione delle commissioni agli agenti, che chiaramente fanno lievitare indecentemente i costi delle operazioni per le società. Costi non più congrui al valore del giocatore e il caso De Ketelaere è esemplificativo in questo senso.
Ecco cosa è successo
Milan, sconfitta a Milanello contro il Trento: la difesa ora è un problema
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Come esemplificative sono le prime uscite stagionali, che hanno evidenziato un chiaro problema in fase difensiva. Il rischio, lo diciamo da settimane, è che il Milan passi da giocate di livello in fase offensiva a subire imbucate centrali. Rischio concreto perché puntualmente è successo in tutte le uscite dei rossoneri in questo precampionato: contro Real Madrid, Juve, Barcellona, Monza e Trento.
Complice un’intesa da affinare, soprattutto a centrocampo e per quel che concerne le giuste distanze tra i reparti di difesa e centrocampo, il Milan quando viene attaccato dà l’impressione di essere troppo vulnerabile. Una vulnerabilità riscontrabile anche nei singoli. E questo ci consente di sollevare delle riflessioni. In primis sul rendimento dei titolari Kalulu e Tomori, che già nella passata stagione è risultato deludente rispetto alla stagione dello scudetto. Certo, è esploso Thiaw, le cui quotazioni sono in crescita, tanto è vero che ad oggi sono in molti a vederlo titolare al centro della difesa, al posto di Tomori, il cui precampionato non è stato certo incoraggiante.
Thiaw è anche l’unico rimasto di un intero mercato, quello della passata gestione Maldini-Massara.
Con Origi fuori rosa, Adli sul mercato, De Ketelaere quasi ceduto, Dest e Vranckx lasciati partire per fine prestito, Thiaw non solo è l’unico rimasto ma, come dicevamo, si è anche guadagnato una crescente considerazione da parte di Pioli.
La difesa schierata contro il Trento: Florenzi, Kjær, Simić, Bartesaghi, solleva anche la questione delle seconde linee, ad oggi, decisamente non all’altezza dei titolari. Risolto il problema a centrocampo, dove il Milan ha fin troppe alternative all’altezza, è emerso in modo evidente e preoccupante in difesa.