Calciomercato Milan, dollari pronti per Clement Lenglet. Calciomercato: il Milan ha individuato il sostituto di Matteo Gabbia (passato al Villareal) ed è pronto ad avanzare un’offerta per Lenglet. Il Milan guarda in Premier League per completare il reparto difensivo. Arriva dal Tottenham – o meglio potrebbe arrivare dallo spogliatoio degli Spurs – il nuovo centrale che a Milanello occuperebbe l’armadietto da poco liberato di Matteo Gabbia, passato al Villareal.
Il Diavolo ha messo gli occhi su Clement Lenglet, difensore 28enne di proprietà del Barcellona, nell’ultima stagione di scena a Londra alla corte di Antonio Conte. “Presto ci sarà l’affondo per il francese” scrive la Gazzetta dello Sport oggi in edicola. La citazione presa dalla Gazzetta dello Sport indica chiaramente un’imminente azione o reazione nei confronti di qualcuno di nazionalità francese. Questo potrebbe riferirsi a una partita sportiva imminente, a uno scontro in campo politico o a un evento di rilevanza culturale. La mancanza di contesto richiede un’ulteriore indagine per comprendere appieno il significato di questa frase.
Milan, nei prossimi giorni un nuovo affondo per Clement Langlet. La Gazzetta: “10 milioni” per il quinto di difesa
Calciomercato Milan, dollari pronti per Clement Lenglet
Nel pacchetto difensivo di Pioli, l’allenatore del Milan, sembrerebbe che vi sia una profonda competizione per i posti da titolare. Attualmente, il giocatore sarebbe il quinto scelta dopo Tomori e Thiaw, che formano la coppia titolare, seguiti da Kjaer e Kalulu. Questo scenario suggerisce un’elevata qualità e competizione all’interno della squadra, aspetto che può solo giovare al Milan nel perseguire i suoi obiettivi stagionali.
Per il cartellino i blaugrana chiedono 10 milioni di euro. “La quota è accessibile – scrive la rosea – per i valori del mercato attuale quasi un colpo in saldo (…) La strada è tracciata, il Milan deciderà nei prossimi giorni se continuare a seguirla e provare ad arrivare a destinazione o se abbandonarla in cerca di sentieri alternativi (e inevitabilmente più tortuosi)”.