Dopo la penalizzazione di 10 punti e la sconfitta di Empoli, la Juve dovrà vincere domenica contro il Milan per rientrare in Europa. Per i rossoneri di Pioli resta una “finale”: vietate distrazioni.
Tanto tuonò che piovve. La sentenza è arrivata. 10 punti di penalizzazione che, ad oggi, relegano la Juve in settima posizione, a 59 punti, fuori da tutte le competizioni europee. A beneficiarne, in primis è chiaramente il Milan, ma anche Atalanta (ora in Europa League) e Roma (ora in Conference League). Anche se quest’ultima, dopo il soffertissimo 2-2 contro la Salernitana, rischia di aver compromesso la rincorsa al quarto posto. I giallorossi, a quota 60, distano infatti 4 punti dal Milan a due giornate dal termine. Concentriamoci, dunque, sulla Juve prossima avversaria dei rossoneri, domenica allo Stadium.
Juve fuori dalla Champions
Una doppia mazzata a poche ore di distanza per i bianconeri, che si sono visti togliere 10 punti poco prima di scendere in campo contro l’Empoli, lasciandone al Castellani subito altri tre, che sarebbero stati preziosissimi. Perché con una vittoria ad Empoli, il discorso Champions per la Juve sarebbe rimasto apertissimo. Gli uomini di Allegri battendo anche Milan e Udinese nelle ultime due gare di campionato avrebbero potuto qualificarsi alla prossima Champions League e vendicarsi così del trattamento subito nel corso della stagione.
Milan, occhio alla Juve: può ancora entrare in Europa
Dunque, in vista del posticipo di domenica: a cosa può ambire ancora la Juve? Ma soprattutto, che Juve troverà il Milan allo Stadium? Le due domande sono strettamente collegate tra loro, perché la Juve dista solo un punto dalla Roma e soli due dall’Atalanta. Ergo: la Juve ha ancora tutte le carte in regola per rientrare in zona Europa. Soprattutto considerato che l’Atalanta sabato andrà a San Siro contro l’Inter e la Roma giocherà a Firenze. La Juve però dovrà assolutamente battere il Milan.
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Milan, che Juve troverai allo Stadium?
Sia chiaro, dunque, che il Milan non troverà più una squadra frastornata, disorientata e svuotata dai 10 punti di penalizzazione inflitti dieci minuti prima di scendere in campo. C’è da ipotizzare, semmai, che smaltita la doppia batosta nel giro di poche ore, la Juve scenderà in campo per cercare di rialzarsi immediatamente e conseguire così l’ultimo obiettivo rimasto di una stagione decisamente travagliata o, per dirla come Allegri, “folcloristica”. Dunque, una Juve che, contrariamente alle voci che circolano in queste ore, “farà quadrato” su se stessa e attorno al proprio tecnico. Vietate distrazioni per il Milan di Stefano Pioli, anche perché, come ha ricordato Allegri: «La Juve è seconda sul campo».
Milan, senti Allegri: «Dobbiamo stringerci ancora di più, ci sono 6 punti in palio»
Proprio Massimiliano Allegri, al termine della partita contro l’Empoli è apparso decisamente provato e, se possibile, ancora più solo: «Ci schiacciano ogni volta che ci rialziamo, ma la Juve tornerà», ha tuonato Allegri, avvertendo indirettamente anche il Milan: «Non troviamo alibi, noi siamo abituati a vincere e ora dobbiamo stringerci ancora di più, ci sono 6 punti in palio e ora arriva il Milan».
Milan-Juve per i rossoneri rimane una “finale”
Per il Milan, dunque, sarebbe un errore madornale sentirsi “sollevato” dal fatto che la partita di domenica non rappresenti più una “finale” (tra Juve e Milan), perché rimane tale per i rossoneri, che dovranno dimostrare di meritare, almeno parzialmente, la qualificazione alla prossima Champions League. Ma soprattutto una sconfitta contro la Juve e un risultato utile dell’Atalanta a San Siro condannerebbe il Milan ad un’ultima giornata thrilling contro un Verona che dovrà vincere per salvarsi.
Di Cintio “spaventa” i rossoneri: Juve può chiedere il ricorso.
L’avvocato Di Cintio, esperto di diritto e dal 2014 patrocinante in Cassazione, “spaventa” indirettamente i rossoneri, avvallando le dichiarazioni di Francesco Calvo e della società bianconera, secondo cui le sanzioni non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità, valutando così un possibile ricorso. Così l’avvocato Cesare Di Cintio: «Se dovesse ritenere che ci siano state della carenze nelle argomentazioni della Corte federale d’appello in termini di legittimità, la società potrà proporre un ulteriore ricorso al Collegio di garanzia dello sport. Lo stesso potrà anche fare la Procura, riguardo il proscioglimento dei sette ex dirigenti e consiglieri del Cda bianconero prosciolti. Il ricorso, però potrà esser proposto ancora una volta soltanto per motivi di legittimità», spiega Di Cintio, che poi precisa: «I termini per presentare ricorso, per entrambe le parti sono di trenta giorni dal deposito delle motivazioni. Ma se la Juventus vuole ridurre i punti di penalizzazione per la stagione in corso dovrà necessariamente anticipare i tempi, magari chiedendo una abbreviazione dei termini oppure proponendo una domanda cautelare al Collegio di Garanzia».
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