Billy Costacurta parla del Milan e dice la sua sugli uomini “simbolo” di questo 2022 paragonando il tecnico Carlo Ancelotti a Stefano Pioli. Ecco perchè…
Stefano Pioli come Carlo Ancelotti? Anche se a prima vista il paragone può sembrare un paragone forzato è Alessandro Coatacurta, in un’intervista rilasciata aTuttosport, ad analizzare la storia dei due allenatori e a spiegare quelle che in effetti sono le numerose analogie e gli elementi comuni ai due allenatori.
«Mi ricordo bene quando arrivò Stefano Pioli, nell’ottobre 2019, e anche cosa si diceva di lui, che non avesse mai vinto il campionato e che questo era un limite per guidare una squadra come il Milan», ha spiegato Billy, che poi ha anche posto l’accento sull’evoluzione e la grande crescita dell’attuale allenatore dei rossoneri.
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Milan, Pioli come Ancelotti? La risposta spiazza tutti…
Per “Billy” è Pioli il simbolo dello scudetto
«Stefano ha fatto anche un suo percorso, è cresciuto, – ha aggiunto l’ex difensore del Milan – e per questo lo scelgo come il personaggio simbolo dello scudetto».
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Tantissime le analogie con Carlo Ancelotti
«Un paragone che ci sta benissimo quello con Ancelotti, – tiene a sottolineare Costacurta – emiliani delle stesse zone, quando sono arrivati al Milan non avevano un’etichetta vincente. Carlo grazie al suo carattere aveva saputo costruire un grande gruppo e in questo Stefano lo ricorda molto: ha creato empatia con tutti i suoi giocatori. Hanno davvero molte cose in comune».
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Più sorprendente Pioli o Maldini?
Oltre che conferire grandi meriti a Leao giudicandolo sì importante ma non indispensabile («se arrivasse una nega offerta prenderei in considerazione l’ipotesi di venderlo anche subito»), Costacurta riflette sul percorso di un altro vero simbolo del Milan campione d’Italia, il suo ex compagno di reparto Paolo Maldini. «Non trovo sorprendente nè il percorso di Maldini é quello di Pioli. Paolo lo conosco da 40 anni, so bene chi è e cosa poteva dare, non avevo dubbi che potesse essere un ottimo dirigente. La cosa sorprendente, semmai, è, che sia rimasto fuori da questo mondo per così tanto tempo».




