Tommaso Pobega protagonista su “Homegrown”, format del club channel rossonero Milan TV: «L’esordio con Montella, che emozione!»
Tommaso Pobega ha parlato ai microfoni di Milan TV della sua crescita da calciatore, in gran parte vissuta con la maglia dei rossoneri: «È stato un processo lungo, formativo – ha raccontato il centrocampista classe 1999, la scorsa stagione in prestito al Torino –. Sono arrivato nel 2014 che avevo 14 anni, mi sono presentato in convitto. Ho iniziato al Vismara con i Giovanissimi Nazionali e ho fatto tutto il percorso. Sono cambiato come persona all’ultimo anno di Primavera, quando abbiamo avuto Gattuso i primi 3-4 mesi. Per la prima volta siamo stati trattati da uomini e da giocatori. Ci concedeva più libertà però poi le richieste erano più alte e questo ci ha responsabilizzato, ci ha fatto crescere molto. È stato propedeutico a quello che sono andato a fare gli anni dopo».
Con l’arrivo a Milan, la vita di Tommaso è completamente cambiata: «È stata un’enorme fortuna che mi ha fatto maturare tantissimo. Io sono venuto qua a Milano che ero ancora più bambino. Avevo 14 anni e non ero ancora sviluppato, ero molto piccolo, ero un bambino molto loquace ma anche un po’ spaventato da alcune cose. Mi ha fatto crescere moltissimo perché arrivi in una città nuova in cui devi rapportarti con 40-45 ragazzi, che arrivano da tutto il mondo. Al primo anno non giocavo mai, ero un po’ indietro fisicamente. Sono stato bravo e fortunato, mi è stata data molta fiducia».
Milan, Pobega si racconta: che salto da Gattuso a Pioli!
LEGGI ANCHE Milan, Juric aveva chiesto a Pobega di restare…
Il primo sogno è arrivato poi con Vincenzo Montella, l’esordio in Prima Squadra: «Era durante una delle soste per la nazionale. C’era quest’amichevole in trasferta e ci ha portato, già lì fare una trasferta con la Prima Squadra è stata un’emozione. Mi ha fatto entrare negli ultimi 5 minuti ed è stata una bella emozione. La prima maglietta ufficiale, ce l’ho a casa insieme ad altre».
Con Stefano Pioli, invece, Tommaso sta lavorando per raggiungere uno step ancora superiore, sulle orme di Tonali: «Il Mister l’avevo già conosciuto durante i ritiri. C’è sempre stata una gestione positiva del gruppo, in cui si lavora davvero bene. L’anno scorso mi aveva detto che avevo fatto una buona scelta con il Torino e che avrei trovato un Mister che mi avrebbe aiutato a crescere. Con Pioli ho un buonissimo rapporto, mi consiglia dove poter avere un miglioramento che deve essere costante, oltre alla gestione del gruppo che è ottima: capiamo quando andare forte e quando recuperare meglio. Tonali? Con Sandro ho un bel rapporto, si sta bene, c’è anche un’amicizia al di fuori del campo».