Thiaw, la rinascita rossonera del centrale tedesco e il valore di Paolo Maldini nelle vesti di Direttore Tecnico.
Nel Milan che pian piano si sta risollevando, come dimostrano le tre vittorie consecutive siglate nelle ultime partite, spicca il nome di Malick Thiaw. Acquistato a titolo definitivo in estate per circa 5 milioni di euro, l’approdo del tedesco a Milanello non ha fatto per niente rumore. Addirittura, è sembrato uno di quegli acquisti concretizzati con lo scopo unico di allungare la rosa, per fare rifiatare, proprio se necessario, i titolarissimi, in questo caso Tomori e Kalulu.
Per il Diavolo a gennaio è arrivata la crisi, da qui la svolta tattica di Pioli che ha deciso di passare alla difesa a tre. Una soluzione che ha spinto di conseguenza il difensore tedesco sotto le luci della ribalta. Una di quelle occasioni che nella vita non si presentano mai due volte e Thiaw, senza farselo ripetere, l’ha sfruttata al meglio, con coscienza, scioltezza e – bisogna ammetterlo – anche una certa dose di classe e prestigio.
Maldini, Thiaw un’intuizione vincente
Milan, la rinascita passa anche da Thiaw: il fiuto di Maldini
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San Siro non è mai stato un palcoscenico semplice da affrontare. Malick Thiaw però ha saputo gestire al meglio la pressione, a testa alta, offrendo un’eccellente prestazione in Champions League contro il Tottenham. Sabato a Monza poi un’altra partita da 7 in pagella.
Con lui in campo, il Milan non prende gol: una statistica non da poco considerando che appena una ventina di giorni fa la squadra è stata trafitta 5 volte dal Sassuolo. Senza alcun dubbio, Malick è la rivelazione più importante di un Milan che passo dopo passo sta rivedendo la luce in fondo al tunnel. Anche i bacchettoni di gennaio ora sono costretti ad ammetterlo, Thiaw è l’ennesima intuizione geniale di Paolo Maldini.