Rafael Leao è un giocatore importante; sicuramente nelle ultime stagioni si è guadagnato i galloni da top player all’interno del Milan ma troppe volte ancora stenta ad essere decisivo e anzi mostra alcune lacune caratteriali come visto sul campo dell’Arechi contro la Salernitana.
A Salerno infatti Leao è stato uno dei peggiori in campo non sfruttando alcune chance importanti, commettendo troppe volte la scelta sbagliata in fase di rifinitura e, più in generale, mostrando un atteggiamento quasi svogliato del tutto inaccettabile quando si compete a tali livelli. Insomma, il Milan chiede di più a Leao sia sotto il profilo realizzativo che sotto quello dell’impegno.
Mantenere alta la tensione durante la partita si sta rivelando un problema sempre più frequente per il Milan che ha già subito numerose e pesanti rimonte in campionato che si sono tradotte in un grave sperpero di situazioni di vantaggio e di conseguenza in punti gettati al vento.
Col Sassuolo al Milan servirà tutto il talento di Leao
Verso Milan-Sassuolo, è Leao l’osservato speciale?
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A Salerno il Milan aveva la partita in pugno e in più di una ripartenza l’atteggiamento di Leao è sembrato troppo molle e poco deciso nel puntare la porta avversaria. Sembra mancare una certa cattiveria agonistica e quella fame che fanno fare il definitivo salto di qualità ad un ottimo giocatore che mira a diventare un campione.
Milan-Sassuolo è l’occasione per Leao di rifarsi e tornare nelle grazie del popolo rossonero che, complici gli scarsi risultati stagionali e l’impressionante mole di infortuni della rosa, sta iniziando a spazientirsi nei confronti degli uomini di Pioli.
Leao è forse il giocatore più rappresentativo del Milan ed è ovvio che ci si aspetti molto da lui e fino ad ora la miseria di sole tre reti in campionato su 14 presenze non è di certo un rendimento all’altezza di un giocatore di tale talento e considerazione a livello europeo. Siccome nessuno di noi crede di essersi sbagliato nel giudicare Leao c’è evidentemente una lacuna caratteriale da colmare per un giocatore che a 24 anni deve ormai compiere il definitivo salto di qualità.