Il rendimento altalenante, a tratti disastroso, del Milan durante lo scorso campionato ha impedito alla squadra rossonera di difendere il tricolore conquistato nel 2021-22. La crisi di gennaio, con i soli 5 punti conquistati in altrettante partite, aveva annichilito i rossoneri. Dopo l’assurdo pareggio interno contro la Roma dello scorso 8 gennaio, infatti, il Diavolo era crollato. Nelle successive 4 gare di Serie A (compreso il derby di inizio febbraio), la squadra di Pioli collezionò 1 pareggio (contro il Lecce) e 3 sconfitte (contro Lazio, Sassuolo ed Inter). Altre 2 sconfitte arrivarono poi in Coppa Italia contro il Torino ed in Supercoppa italiana contro l’Inter. Secondo i tifosi, uno dei principali responsabili di quel filotto negativo fu Ciprian Tatarusanu.
Durante i 5 mesi della scorsa stagione in cui ha difeso la porta rossonera da titolare, Tatarusanu ha offerto un rendimento tutt’altro che continuo e rassicurante. Il trentasettenne portiere rumeno, infatti, ha collezionato complessivamente 23 presenze, subendo 31 gol. In particolare, nelle 16 gare di Serie A in cui è sceso in campo dal 1′, ha incassato 22 reti. Nel gennaio 2023, considerando tutte le competizioni, Tata ha visto il pallone entrare nella propria porta per ben 18 volte. Questi numeri da horror, chiaramente, non sono solo il risultato delle prestazioni insufficienti dell’ormai ex numero 1 rossonero. Uno dei problemi principali, però, è stata la sua incapacità di dare certezze al Milan nel momento di maggiore difficoltà. Per questo motivo, il suo posto in rosa verrà preso da Marco Sportiello.
Già nei mesi di ottobre e novembre 2022, Tatarusanu mostrò delle incertezze, forse passate sott’occhio grazie ai successi che il Milan, a volte anche faticosamente, riuscì ad ottenere. A gennaio, però, i suoi errori si acuirono e diventarono più pesanti, a causa anche del periodo negativo in cui era finita la squadra, spingendo alcuni tifosi persino a chiedere la titolarità del giovane Vasquez. Partendo dal gol di Bonazzoli a Salerno ed arrivando ai due subiti contro il Sassuolo in casa (i primi due sul suo palo di competenza!), il portiere rumeno ingigantì la crisi del Milan. Al di là dei singoli errori, ad ogni modo, Tata trasmetteva incertezza al resto della squadra, come dimostrava anche la postura del corpo dei difensori in entrambe le fasi di gioco. I calciatori rossoneri, in quel momento, si sentivano perciò ancora più fragili di quel che erano.
Nel mese di febbraio poi, col passaggio alla difesa a 3, il Milan ritrovò parte delle sue certezze. Grazie al passaggio dal 4-2-3-1 “pioliano” ad un 3-4-2-1 più contenitivo, infatti, i rossoneri ritrovarono la solidità e la fiducia in se stessi. Anche in quel contesto migliore, però, Tatarusanu trasmetteva ai suoi compagni una sensazione d’insicurezza. Gli uomini di Stefano Pioli, insomma, non si sono mai sentiti al sicuro col portiere rumeno tra i pali. Solo nella partita di Champions League contro il Tottenham del 14 febbraio, Tata sembrò più autoritario e sicuro di sé in campo. Una decina di giorni dopo, però, rientrò Maignan… I punti lasciati per strada anche a causa di Tatarusanu, perciò, sono pesati come un macigno. Di conseguenza, il voto alla sua stagione è 5.