Milan e Tottenham si affronteranno agli Ottavi di Champions. Pioli è ottimista: «Partita giocabile, se siamo arrivati fin qui abbiamo spessore e valore».
Poteva andare peggio, anzi molto peggio. Poteva piovere? No, contro una delle poche squadre inglesi che il Milan ricordi di aver battuto (il Manchester United nel 2007) a San Siro pioveva, ma era una semifinale. Questa volte ci si gioca l’accesso ai Quarti. Il Milan dall’urna di Nyon ha pescato il Tottenham, un’altra formazione anglosassone dopo il Chelsea affrontato nella fase a gironi.
I rossoneri torneranno a Londra nel prossimo mese di marzo, qualche settimana prima affronteranno il match di andata sotto i riflettori di San Siro: «Ci attendono due partite difficili contro un avversario forte – ha commentato Stefano Pioli a Milanello in conferenza stampa –. Il Tottenham è allenato da un grande allenatore che ci conosce bene. Conte ha vinto tanto e un po’ dappertutto e riesce a dare una chiara identità e una grande mentalità alle squadre che allena. Il Tottenham è molto compatto e ha grandi individualità, alcuni giocatori poi conoscono bene il campionato italiano. Sarà una sfida affascinante e sulla carta equilibrata, ma toccherà a noi dimostrarlo».
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Il Diavolo quindi non teme gli inglesi: «Sarà una partita assolutamente giocabile e sarebbe stato cosi anche contro altri avversari. Il nostro livello dovrà essere altissimo, se siamo arrivati fin qui però vuol dire che abbiamo spessore e valore». E ancora: «Il nostro percorso è fatto di piccoli e grandi step e questo è da superare con tutte le caratteristiche che possiamo mettere in campo. Affronteremo le due sfide con le nostre consapevolezze e qualità. E l’andata in casa è da sfruttare».