Il bacino d’utenza a livello di tifo milanista nel mondo è stato stimato in circa 550 milioni di supporters e sembra, come da trend dell’ultimo periodo, destinato ad aumentare. Tutto ciò non è puramente legato ai risultati sul rettangolo verde ma, seppur in parte minore, anche al lavoro iniziato qualche stagione fa da Ivan Gazidis e proseguito da Giorgio Furlani per rilanciare il brand rossonero nel mondo.
Parola mondo che si buon ben riutilizzare per quello dei videogiochi e degli ormai lanciatissimi esports, competizioni a livello mondiale seguitissime soprattutto dai più giovani. Anche in questo campo il Milan è presente associando i propri colori e il proprio nome ad alcuni tra i videogiochi più seguiti a livello di esports. Una collaborazione che si è rinnovata è quella con Rocket League, videogioco della Psyonix action-sportivo che spopola nelle competizioni esports ormai da anni.
Milan, videogiochi ed esports per puntare sui giovani
Milan, la rivoluzione degli esports per guardare al futuro del gaming
Il Milan, sia grazie a Puma (sponsor tecnico) che a KOCHE’ (marchio di moda francese), ha legato i colori delle propria quarta maglia 2022/23 (quella realizzata in pixel art, per intenderci) e della terza della corrente stagione ad alcune skin ed artwork delle auto più famose utilizzate in Rocket League. Non solo Milan su Rocket League perchè il famoso videogioco ha “ingaggiato” anche altre tre squadre europee di grande fama per la medesima collaborazione: Manchester City, Borussia Dortmund e Olympique Marsiglia.
Il Milan non si ferma però qui; grazie alla collaborazione con il team Esports QLASH il rossonero è presente anche nelle vere e proprie squadre esports. La fanno da padrone le simulazioni calcistiche come FC 24 e EFootball (official partner dei rossoneri) con risultati del team Ac Milan da dominatori in Italia e ottimi piazzamenti a livello europeo contro squadroni esports ben più avanti rispetto alla scena italiana quali quelli di Manchester United e Barcellona.