Quasi nessuno lo conosceva al suo arrivo dall’ AZ Alkmaar ma Tijjani Reijnders fin dalle prime amichevoli estive importanti si è fatto notare per la sua capacità di controllo di palla, visione di gioco a testa alta ed inserimenti offensivi capaci di ribaltare l’azione con due scatti. Proprio questa sua ultima caratteristica, soprattutto negli ultimi match ha spesso contribuito a creare superiorità numerica in mezzo al campo e creare buone occasioni da rete come nella trasferta in Champions League di Dortmund.
Le caratteristiche dell’olandese si sono dimostrate sempre più utili per il gioco di Pioli che chiede a Tijjani di ribaltare spesso l’azione da difensiva in offensiva pur non assegnandogli particolari compiti da playmaker. Ma in cosa può migliorare l’olandese per essere più incisivo nel gioco del Milan? Soprattutto nella freddezza sotto rete e nel tiro in porta. Più volte gli sono capitate occasioni o se le è create da solo con azioni palla al piede però mal concluse al momento del tiro in porta.
Milan, ecco i primi mesi in rossonero di Tijjani Reijnders
Ecco, sicuramente l’olandese, ora anche convocato in nazionale, può sicuramente migliorare sotto questo aspetto. Ha già ampiamente dimostrato di poter reggere i ritmi della serie A e ci si è calato senza quasi nessuna difficoltà di adattamento dando al Milan dinamismo e rapidità di manovra. Ulteriore punto a suo favore è l’innata eleganza dei movimenti che hanno fatto innamorare numerosi tifosi rossoneri di un giocatore che ha sicuramente affievolito il rammarico dei supporters per la cessione di Sandro Tonali, ora purtroppo finito in un brutto scandalo scommesse.