La UEFA pensa di porre finalmente un freno al fenomeno delle plusvalenze fittizie. Bisogna capire le eventuali modalità di introduzione della norma.
Il calcio moderno, purtroppo, è finalizzato quasi esclusivamente al guadagno. I costi di gestione delle società sono schizzati alle stelle, poiché è aumentato il numero dei dipendenti dei club, su tutti quello dei calciatori. Le rose, infatti, contano almeno 25 calciatori; lo stipendio degli atleti, poi, è nettamente più alto rispetto al passato. A ciò si aggiunge, in primis per l’Italia, la presenza di infrastrutture vecchie, che generano pochi introiti. Tutto ciò ha portato tante società ad indebitarsi (anche pesantemente). Le stesse, poi, a volte hanno messo a bilancio plusvalenze fittizie per aggiustare i conti. La vita di questa scappatoia, però, potrebbe essere molto breve.
Uefa, stop alle plusvalenze fittizie dal 1 luglio 2023?
Secondo L’Equipe, la UEFA starebbe pensando di introdurre, dal 1 luglio prossimo, una norma per porre fine al fenomeno delle plusvalenze fittizie. In particolare, il massimo organismo europeo vorrebbe impedire alle società calcistiche di iscrivere a bilancio le plusvalenze generate grazie a calciatori le cui valutazioni non corrispondono a quelle reali. I controlli del caso verrebbero chiaramente affidati all’Organo di Controllo Finanziario dei club Uefa (CFCB). Stando sempre al quotidiano francese, il modo in cui verrà introdotta questa valutazione non sarebbe però ancora chiaro. Lo stesso varrebbe per le modalità con cui garantire equità nei controlli valutativi alle varie nazioni.
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Uefa, possibile stretta sulle plusvalenze fittizie dal prossimo 1 luglio
Quali sono i poteri decisionali del CFCB?
Come riportato sul sito ufficiale della UEFA, il CFCB è un organo di amministrazione della giustizia e può comminare sanzioni disciplinari nel caso del mancato raggiungimento dei requisiti stabiliti dai regolamenti sulle licenze UEFA per club e sulla sostenibilità finanziaria. Il ricorso contro le sue decisioni finali può essere presentato esclusivamente presso il Tribunale Arbitrale Sportivo (TAS) di Losanna. Il CFCB determina anche quali fornitori di licenze (le federazioni nazionali o le leghe affiliate) e quali richiedenti/licenziatari (i club) abbiano soddisfatto i criteri di licenza o i requisiti di sostenibilità finanziaria. Inoltre, può decidere nei casi inerenti l’ammissibilità alle competizioni UEFA per club.
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